Detrazioni figli a carico, chi ha commesso questo errore adesso dovrà restituire i soldi al fisco
Le detrazioni per i figli a carico spettano al 50% per ogni genitore: ma cosa accade se si commettono errori tra genitori separati?
In caso di incongruenze nelle dichiarazioni dei due genitori separati, il fisco può richiedere i soldi indietro: i dettagli
Con l'entrata in vigore dell'assegno unico sono state introdotte molte novità anche per quanto concerne il capitolo delle detrazioni fiscali per i figli. In linea di principio le detrazioni spettano nella misura del 50% per genitore, ma solo se c'è accordo tra i genitori si può decidere di consentire solo ad uno dei due genitori (quello che ha il reddito più alto) di detrarre il 100%. Il problema generalmente non si pone nel caso di genitori coniugati che vivono insieme, mentre per quelli separati o divorziati le cose sono un po' più complesse.
Ecco i casi in cui il fisco può richiedere la restituzione
Stanno capitando casi sempre più frequenti di genitori che devono restituire all'Agenzia delle Entrate somme detratte indebitamente. Questo è il classico esempio di quei genitori che detraggono il 100% per i figli senza consultarsi con l'altro genitore. La legge prevede che i genitori, che in generale scaricano solo la metà ciascuno per i figli, possano accordarsi per consentire al genitore col reddito più elevato di scaricare il 100%. In nessuno caso è ammesso che possa scaricare al 100% il genitore col reddito più basso. Qualora un coniuge risultasse fiscalmente a carico dell'altro, allora è ammessa la possibilità di scaricare la quota massima. Ma in caso di divorzio potrebbero essere applicate altre regole.
Cosa accade in caso di genitori divorziati o separati?
In caso di separazione e divorzio, per legge le detrazioni vanno divise al 50%. Soltanto nel caso di affidamento esclusivo, le detrazioni spettano solo al genitore affidatario. Se uno dei due genitori non può fruire delle detrazioni, le detrazioni vengono fruite dall’altro genitore, anche se il suo reddito è minore di quello dell’altro genitore. Può capitare però che se i due genitori non comunicano tra loro, possa generarsi una incomprensione su quanto scaricare in percentuale, così che uno dei due genitori scarica il 100% e l'altro genitore il 50%. In questo caso, se dovessero scattare i controlli fiscali su una delle dichiarazioni dei redditi dei due, si otterrebbe una percentuale di detrazione al 150%.
Cosa fare
In caso di incongruenza, l'Agenzia delle Entrate può richiedere la restituzione di quanto detratto indebitamente. Ma quale genitore dovrà pagare? La legge prevede, in maniera alquanto bizzarra, che a dover restituire il maltolto debba essere quel genitore la cui dichiarazione è stata oggetto di controlli e verifiche, anche se si tratta del genitore che ha scaricato correttamente il 50%. Insomma, ad essere chiamato a restituire l'importo eccedente potrebbe essere anche il genitore che si è comportato correttamente. Nel caso in cui si desideri contestare la richiesta del Fisco, occorre necessario collegarsi a Civis, il servizio che permette di ricevere assistenza sulle comunicazioni di irregolarità. Nel caso in cui si voglia comunicare che è stato l’altro genitore, senza autorizzazione, a scaricare la detrazione al 100%. e si allega una sentenza del giudice che stabilisce la spettanza delle detrazioni al 50%, l'Agenzia delle Entrate potrebbe sanare l'ingiustizia e chiedere il rimborso al genitore che ha commesso l'errore.
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