Jannik Sinner batte Novak Djokovic e conquista il masters 1000 di Shangai
Un fenomeno, Jannik Sinner supera in due set 7-6(4) 6-3 Novak Djokovic nella finale dell’Atp Shangai 2024. Si tratta del 17esimo titolo conquistato in carriera, il settimo nel 2024, e ora, matematicamente l’altoatesino chiuderà il 2024 da numero 1 del mondo. Sinner ha affermato che quella con il serbo è stata una delle sfide più difficili e che visto l’avversario si tratta sempre di una vittoria speciale. “Nole è una leggenda dello sport ed è sempre dura giocare contro di lui” sottolinea Sinner. In tribuna, a guardare la finale di Shangai c’erano Carlos Alcaraz uscito clamorosamente ai quarti di finale contro il ceco Machac, poi battuto in semifinale dal tennista azzurro. Come riporta open.online, Sinner ha anche aggiunto: “Lui ha servito alla grande nel primo set ma io ho tenuto e sapevo di avere le armi per potermi battere fino alla fine“. Alla domanda su quale sia stato il segreto per battere Djokovic, Sinner risponde che è stato capace di sfruttare al meglio le poche chance che il serbo gli ha concesso.
La benedizione di Djokovic
Oltre a una domenica resa speciale dalla vittoria contro Djokovic nella finale del masters 1000 di Shangai, arriva anche la benedizione dell’ex numero uno del mondo: “Ricorda me, è impressionante. Gioca un tennis ad alto ritmo, cerca di togliere tempo, di soffocare in un certo senso l’avversario. È quello che ho fatto per tanti anni“. Praticamente, Nole ufficializza il passaggio del testimone da lui a Sinner. Parlando invece di se stesso, Djokovic confessa che il suo 2024 non è stato un anno buono se si fa eccezione per l’oro olimpico vinto a Parigi. Come ricorda il portale Open, ci sono state ombre, anche se diverse da quelle di Nole, anche in quest’anno così vincente, ci riferiamo al caso doping ancora aperto e alla morte dell’amata zia.
Djokovic svela una cosa ben precisa su Sinner
Nole parla ancora di Jannik e dice che gli somiglia molto perché fa sentire il rivale sempre sotto pressione con i suoi colpi, la sua velocità e la presenza in campo. Non c’è dubbio, Sinner è il numero 1 al mondo in tutti i sensi e il fuoriclasse serbo spiega perché è l’uomo da battere: “Il suo servizio è tremendamente migliorato, è diventato un’arma importante. È aggressivo da fondo appena ha una palla più corta da attaccare, prende l’iniziativa. È molto solido sia con il diritto sia con il rovescio, non commette molti errori“. Per il resto, Nole ha poco da rimproverarsi: “Ho fatto il massimo date le circostanze. Non mi sentivo fresco al 100%, ma va dato grande merito a Jannik che ha giocato i punti importanti meglio di me. Ha meritato la vittoria, è stato troppo forte nei momenti chiave“.
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Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.