Il dramma veneziano di un giovanissimo
Una triste notizie giunge da Venezia, aveva solo 16 anni il ragazzo che è deceduto a causa di un tumore. Il suo nome è Leonardo Babetto, era appassionato di meccanica e ha combattuto con forza e coraggio la sua terribile malattia, finché ha potuto. E’ quanto riporta leggo.it.
Il tumore
Il sintomo principale è stato un fastidioso dolore alla gamba. I controlli medici hanno dato la diagnosi terribile. Le cure in ospedale a Vicenza e poi in pochi mesi la morte. Leonardo è deceduto sabato 6 gennaio 2024 in seguito a un improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute, come rivela il Gazzettino. In verità, un altro sintomo si è presentato in seguito. Il dolore alla gamba si era fatto più intenso e si era propagato alla schiena, così ha scoperto di avere un tumore. Lui non si è abbattuto, non si rassegna alla malattia, pur consapevole che sarebbe finito sulla sedia a rotelle. Cionostante coltivava ancora la sua passione per la meccanica. Gli era stata regalata una sedia a rotelle motorizzata, che voleva personalizzare con delle modifiche. Purtroppo, Leonardo perde la sua coraggiosa battaglia contro il male, tra lo sconcerto di familiari e amici. Fino a qualche giorno prima della morte era uscito normalmente. Era solare e divertente, pieno di voglia di vivere.
Chi era Leonardo Babetto
Il sedicenne stroncato in pochi mesi da un tumore alla gamba abitava a Venezia, era un ragazzo estroverso e solare. Aveva una sorella più piccola. Leonardo Babetto aveva frequentato il biennio delle superiori all’istituto tecnico Fermi di Venezia, con l’intenzione di proseguire gli studi ad indirizzo meccanico. Guardava un motore e nonostante la giovane età capiva come intervenire. Si circondava di amici che condividevano la sua passione.
Sconcerto della comunità
Sconcerto ad Alberoni, nel veneziano, dove la comunità era ancora scossa per la morte del piccolo Mattia Coada avvenuta solo una settimana prima. I funerali di Leonardo Babetto saranno celebrati venerdì 12 gennaio alle ore 10:30 nella Chiesa di Sant’Antonio, al Lido. I compagni di classe sono stati invitati a partecipare arrivando con il motorino, come sarebbe piaciuto a lui.
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