Donazione immobile ai figli, con la nuova manovra tutto sarà più facile: ecco cosa cambierà
Con la nuova Legge di Bilancio sono state introdotte novità che renderanno meno rischioso l'acquisto di un immobile che proviene da donazione
Con la nuova normativa chi acquista un bene immobile che è stato donato al proprietario, sarà maggiormente tutelato: i dettagli
Oltre alle misure a sostegno del reddito di cui abbiamo parlato diffusamente nei giorni passati, il governo ha introdotto con la nuova manovra finanziaria anche alcune misure per rilanciare il mercato immobiliare con particolare riferimento alle donazioni degli immobili ai figli. Dal prossimo anno, infatti, donare casa ad un figlio sarà molto più semplice rispetto al passato. La donazione è uno degli atti che vengono compiuti con maggior frequenza in Italia, soprattutto dai genitori che vogliono distribuire i propri beni accumulati in vita ai propri figli.
L'attuale situazione
Non c'è dubbio che questo atto di liberalità tra genitori e figli sia vantaggioso dal punto di vista fiscale rispetto ad una normale compravendita, ma questa operazione può comunque contenere dei rischi rilevantissimi. Il beneficiario della donazione, infatti, potrebbe sempre essere infatti costretto a restituire quanto ricevuto, anche nel caso in cui abbia dovuto sostenere dei costi per migliorare il bene ricevuto in donazione. Sappiamo che gli eredi legittimari che si ritengono “lesi” dall'atto di donazione possono impugnare la donazione e chiederne l’annullamento, avendo sempre 10 anni a disposizione dall’apertura della successione o dalla morte del donante per agire ed annullare l'atto.
Le novità per gli acquirenti
Non meno tutelato è l’acquirente di un bene donato che rischia sempre di dover restituire l'immobile se non sono trascorsi almeno 20 anni dalla donazione, in presenza di una valida azione di restituzione. Con la nuova Legge di Bilancio sono state introdotte novità che renderanno meno rischioso questo atto per chi vuole acquistare un immobile che proviene da donazione. La Legge di Bilancio ha cancellato l’azione di restituzione nei confronti dei terzi acquirenti. Da adesso i beni ricevuto in donazione potranno circolare più liberamente perchè non si correrà più il rischio di restituire quanto acquistato.
L'azione di riduzione
In virtù della novità introdotta dalla dalla Legge di Bilancio, i legittimari non potranno più rivendicare la proprietà dei beni donati, impugnando l’atto di trasferimento del bene donato verso i terzi acquirenti. I legittimari potranno agire solo verso il donatario con l’azione di riduzione. La modifica prevede però che sia il donatario a compensare i legittimari fino alla concorrenza del valore della quota loro spettante.
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