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Donazioni di denaro da nonni a nipoti, ecco quali sono i limiti e gli obblighi previsti dalla nuova legge

In caso di importi modesti, basta un semplice bonifico in cui viene specificata la causale del trasferimento, per importi maggiori serve l'atto notarile

Donazioni di denaro da nonni a nipoti, ecco quali sono i limiti e gli obblighi previsti dalla nuova legge
Donazione nonno nipote (Pixabay)

Ecco quali sono gli adempimenti fiscali e procedurali previsti dalla legge per donare denaro ai propri nipoti

Per trasferire soldi dai nonni ai nipoti o dai genitori ai figli, occorre rispettare determinati adempimenti previsti dalla legge per non incorrere in controlli o, peggio ancora, in sanzioni. Il consiglio è sempre quello di adottare sistemi tracciabili come bonifici (se si tratta di piccoli importi) o di atti notarili (se si tratta di somme ingenti). Esistono delle regole che vanno rispettate per non infrangere la legge a dispetto di ciò che si può pensare. E’ vero che ognuno è padrone dei propri soldi e può disporne a proprio piacimento, ma quando si tratta di trasferire ad altri il proprio denaro, il fisco è intransigente.

Gli obblighi per chi dona e per chi riceve

Si tratta di regole che i nonni che vogliano fare donazioni ai propri nipoti, devono conoscere, anche per evitare di incappare in controlli fiscali. La prima regola riguarda la modalità di trasferimento. In caso di importi modesti, basta un semplice bonifico in cui viene specificata la causale del trasferimento. Questa modalità non richiede particolari adempimenti o specifici documenti da esibire o da firmare. Non sono neanche previsti costi accessori, se non la semplice commissione da pagare alla banca.

Le aliquote previste

Se il nonno vuole trasferire al nipote una somma di denaro di rilevante entità, allora subentra obbligatoriamente la figura del notaio. Infatti, in questi casi, occorre un atto pubblico che prevede anche il pagamento di una imposta. Sulle donazioni sono previste aliquote che variano in base all’importo che si intende trasferire. Si applica un’aliquota del 4% per il coniuge e i parenti in linea retta, da calcolare sul valore eccedente 1 milione di euro, per ogni beneficiario. L’aliquota sale al 6% nel caso di donazioni a fratelli o sorelle, in caso di importi che superano i 100 mila euro. Per i trasferimenti ad altre persone, l’aliquota da applicare è l’8%.

La causale nei bonifici

Secondo la legge, l’onere di pagare l’imposta ricade sempre sul beneficiario della donazione. Nel caso in cui la cifra da trasferire fosse modesta, occorre sempre compilare con accuratezza la causale del bonifico al fine di evitare controlli fiscale. E’ opportuno usare la dicitura ‘Regalia in favore di…’ indicando nome e cognome del beneficiario della donazione. Magari si può anche specificare la ragione del trasferimento. Se si tratta di un regalo di compleanno, meglio scriverlo sulla causale.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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