Gli scontrini parlanti rappresentano una vera rivoluzione per il sistema fiscale italiano: ecco come funzionano
Gli scontrini parlanti rappresentano la vera novità che è stata introdotta dal governo per “rivoluzionare” la gestione delle spese sanitarie soprattutto nell’ottica della presentazione della “dichiarazione dei redditi”. Lo scontrino parlante non è altro che la rappresentazione plastica dell’applicazione della digitalizzazione dei processi burocratici. Si tratta di un documento che include sia il codice fiscale del cliente che i dati commerciali, rendendo automatico il trasferimento delle spese mediche all’interno del cassetto fiscale del contribuente.
Le nuove facilitazioni
Questa nuova procedura facilita la compilazione della dichiarazione dei redditi precompilata che è già scaricabile da maggio. All’intero del cassetto fiscale vengono immagazzinati tutti i dati fiscali del contribuente, comprese anche tutte le spese opportunamente documentate con quietanze fiscalmente valide. Gli scontrini parlanti contengono dettagli cruciali come tipo e quantità del prodotto acquistato e i dati fiscali ai fini delle detrazioni fiscali. Questi dati possono essere consultati aprendo telematicamente il cassetto fiscale.
A cosa servono le detrazioni
Il sistema delle detrazioni fiscali è stato introdotto per alleviare il carico fiscale dei contribuenti e prevede una detrazione del 19% sulle spese annuali che superano i 129,11 euro. Attraverso gli scontrini parlanti si possono archiviare facilmente le spese direttamente nel cassetto fiscale del contribuente, in questo modo anche se le ricevute vengono smarrite, possono ugualmente essere scaricate senza bisogno di archiviare la documentazione cartacea.
Cosa fare se si perdono gli scontrini
Nel caso in cui dovessero risultare mancanti gli scontrini della farmacia, grazie agli scontrini parlanti che vengono automaticamente caricati sul cassetto fiscale, il problema non si pone a differenza di quanto avveniva in passato. Nel momento in cui la documentazione fornita corrisponde perfettamente alle informazioni della dichiarazione precompilata, non occorre conservare i documenti aggiuntivi legati alle spese sanitarie. Il problema si pone quando occorre una correzione. In questi casi è obbligatorio per il Caf o il consulente fiscale mantenere i documenti comprovanti le spese non registrate. Ecco perchè rimane comunque importante conservare le quietanze.
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