Ecco di quanto aumenterà la pensione per chi decide di continuare a rimanere al lavoro con la nuova legge del 2024
L’importo dell'assegno pensionistico mensile aumenta mediamente non in maniera fissa e uguale per tutti quello che decidono di rimanere a lavoro: ecco i motivi
Ecco quali sono i vantaggi economici appannaggio di coloro che decidono di rimanere al lavoro dopo aver raggiunto i requisiti anagrafici e contributivi
Sono tante le persone che dopo una vita di sacrifici non vedono l'ora di collocarsi al riposo. Esistono tanti strumenti previsti dalla normativa vigente per lasciare in anticipo il mondo del lavoro, fra i quali Ape Sociale e Opzione Donna. Poi ci sono anche coloro che desiderano rimanere al lavoro anche dopo aver maturato i requisiti per andare in pensione. Le nuove leggi del 2024, proprio per queste persone, prevedono un aumento dell'importo della pensione per coloro che ritardano il momento del collocamento a riposo.
L'importanza del montante contributivo
Va precisato che l’importo dell'assegno pensionistico mensile aumenta mediamente non in maniera fissa e uguale per tutti quello che decidono di rimanere a lavoro. Molto dipende da come si continua a lavorare, se a tempo pieno o parziale e per quanto tempo si decide di ritardare la pensione. Ovviamente più si rimane al lavoro e più cresce il montante contributivo versato nelle casse dell'ente di previdenza. Pertanto aumenterà di conseguenza anche l'assegno che si andrà a percepire.
Di quanto aumenterà la pensione
Coloro che decidono di proseguire il proprio lavoro per almeno uno o due anni, vedranno l’importo della pensione finale crescere di circa 100-150 euro. Ovviamente l'importo finale varia in base al variare di alcuni parametri come l’importo di montante contributivo accumulato negli anni di lavoro. Per continuare ad accumulare contributi utili al calcolo della pensione finale bisogna tenere in considerazione il coefficiente di trasformazione che si modifica e aumenta con l'aumento degli anni in cui si rimane al lavoro.
Come si effettua il calcolo
Per fare un esempio pratico di calcolo di quanto aumenta l’importo di una pensione finale, in base alle normative attualmente vigenti, considerando che quando si lavora, sul reddito che si percepisce di deve applicare la percentuale del 33% per il versamento dei contributi, il valore dell'assegno finale si baserà sul montante contributivo maturato. Per fare un esempio pratico, se una persona compie 67 anni e ha maturato un montante contributivo di 200 mila euro, la pensione annua maturata dal contribuente sarà pari a 11.150 euro, circa 850 euro al mese. Se invece decide di rimanere al lavoro per un anno ancora, il montante contributivo sale a 11.544 euro, quindi circa 890 euro al mese. Per chi rimane al lavoro per due anni ancora, l'importo sale a 900 euro al mese.
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