Ecco perché Filippo Turetta sarà estradato con volo di Stato: "Rischia di..."
di Marco Reda
Un volo di Stato riporterà nelle prossime ore Filippo Turetta in Italia: addio al carcere tedesco, si aprono le porte di quello di Venezia (o di Padova)
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Ecco perché Filippo Turetta, assassino di Giulia Cecchettin, rientrerà in Italia addirittura con un volo di Stato
Filippo Turetta rientrerà in Italia domani mattina dopo una settimana di reclusione in un carcere tedesco: il 22enne killer di Giulia Cecchettin, arrestato domenica scorsa dopo una fuga di sette giorni che lo ha portato dal Veneto fino alla città di Lipsia, verrà estradato nella mattinata di sabato 25 novembre addirittura con un volo di Stato (aereo militare). Cosa c'è dietro la decisione delle autorità di riportare Turetta nel nostro Paese in questa maniera? Ecco i motivi di questa scelta importante, come riportato da Il Gazzettino.
L'estradazione con un volo di Stato
La direzione centrale della Polizia criminale che fa capo al Ministero dell'Interno, nell'informativa “urgente Interpol", ha reso noto che un velivolo speciale (forse un Falcon 900) trasporterà Turetta dal penitenziario di Halle alla città di Venezia; lì poi il 22enne verrà spostato in un carcere italiano e si procederà agli interrogatori da parte degli inquirenti. L'obiettivo dello Stato, evidentemente, è isolare il ragazzo da qualsiasi “cittadino comune" in modo da evitare possibili aggressioni, linciaggi o situazioni di caos/spedizioni punitive nei confronti di Turetta (che rischia fortemente la condanna all'ergastolo).
Gli orari degli spostamenti di Filippo Turetta
L'aereo dell'Aeronautica Militare decollerà da Roma alle ore 8 di sabato 25 novembre 2023 in direzione Francoforte, città nella quale l'arrivo è previsto per le ore 10; lì Filippo Turetta, scortato dalla polizia tedesca, verrà imbarcato sullo stesso velivolo e spostato a Venezia (possibile arrivo alle ore 12.30). Da capire però se il ragazzo verrà recluso nel carcere di Santa Maria Maggiore del capoluogo veneto o nel “Due Palazzi" di Padova.
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L'incredulità dei genitori
Intanto Nicola ed Elisabetta, padre e madre di Filippo Turetta, hanno rilasciato un'intervista a Il Corriere della Sera tornando a parlare di cosa possa esser scattato nella mente del ragazzo per compiere un gesto simile: “Ci sembra impossibile – hanno detto – ma poi dicono dello scotch, del coltello, non so cosa pensare… forse voleva sequestrarla per non farle dare la tesi e poi la situazione è degenerata. Secondo noi gli è scoppiata qualche vena in testa. Non c’è davvero una spiegazione“.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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