Ecco qual è il segnale che bisogna cogliere per prelevare urgentemente tutti i soldi dal conto corrente

L'unica vera alternativa a disposizione dei piccoli risparmiatori per ottenere un rendimento decente che superi il 2% è quella di rivolgersi alle banche commerciali

Banca d'Italia, sede
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Le condizioni poco allettanti offerte dalle banche sistemiche stanno inducendo molti risparmiatori a migrare altrove: ecco il motivo

Da quando le tensioni geopolitiche si sono inasprite, le notizie per i risparmiatori sono state poco confortanti, sotto molti punti di vista. Le banche stanno attendendo con ansia il momento in cui la Bce inizierà a tagliare i tassi di interesse per prendere una boccata d'ossigeno ma nel frattempo stanno adottando politiche sui depositi vincolati protese a dissuadere i clienti dall'utilizzo dei conti correnti in maniera “parassitaria”. Un po' come dire “prendete i vostri soldi e andatevene via”.

I bassi tassi elargiti dalle banche ai propri risparmiatori

Da diversi anni a questa parte, si sono fatta sempre più timide le politiche volte ad attirare nuovi risparmiatori col rischio di allontanare i clienti che hanno già. Il motivo sta nel fatto che gli istituti di credito oggi abbondano in riserve di liquidità e l’importo dei prestiti nei loro bilanci è di molto inferiore al livello dei depositi. Le banche hanno sempre meno intenzione di trasferirire ai risparmiatori gli effetti benefici degli alti tassi di interesse. Non è un caso che le loro politiche sono state sempre indirizzate verso la negazione degli aumenti dei tassi di interesse a beneficio dei depositanti, in attesa che la Bce decida di abbassare i tassi.

Le alternative a disposizione dei risparmiatori

L'unica vera alternativa a disposizione dei piccoli risparmiatori per ottenere un rendimento decente che superi il 2% è quella di rivolgersi alle banche commerciali o alle realtà meno esposte e più di nicchia. Le banche sistemiche che possono vantare alte riserve di liquidità, non sono affatto interessate a riconoscere rendimenti elevati ai propri clienti. Molte di queste banche, per garantire un tasso di interesse anche marginalmente superiore allo zero, richiedono un saldo del deposito che deve addirittura superare i 60.000 euro. Una cifra alla portata solo di pochi risparmiatori.

Il paradosso

Per chi versa importi bassi, il rendimento dei depositi è praticamente vicino allo zero. Addirittura tante banche applicano commissioni piuttosto salate per la tenuta dei conti correnti, il che si traduce in un rendimento che nel tempo finisce per essere negativo. Il paradosso finale è che il correntista per depositare i soldi in istituto di credito finisce per rimetterci. Un “non sense” che ormai attanaglia da tempo il sistema bancario italiano e non solo.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.