La modifica introdotta nel menù delle mense scolastiche è stata decisa dal sindaco di Lodi, ecco il motivo
La decisione del sindaco di Lodi, Andrea Furegato, di eliminare la carne di maiale dalle mense scolastiche è stata oggetto di forti critiche che hanno coinvolto anche alcuni esponenti politici. Il primo cittadino della città lombarda ha deciso di mettere al bando prosciutto o lonza per i bambini dell’asilo e della primaria con lo scopo, a suo dire, di salvaguardare la salute seguendo le raccomandazioni Ats. Una posizione che ha fatto infuriare soprattutto alcuni esponenti della Lega.
L’attacco di Salvini
«Avete vietato la carne di maiale nelle mense scolastiche soltanto per assecondare le famiglie musulmane» è stato l’atto di accusa del partito guidato da Matteo Salvini, secondo il quale la decisione avrebbe solo una finalità politica. La polemica è nata in seguito all’intervento di una consigliera leghista, Eleonora Ferri, che nell’ultimo consiglio comunale ha interrogato il sindaco di invitandolo ad intervenire presso la ditta responsabile del servizio di refezione, spiegando anche che nel Lodigiano gli altri comuni stanno servendo tranquillamente carne di maiale nelle mense.
La replica del sindaco
Il sindaco Furegato ha replicato agli inviti giunti dalla Lega ribadendo che l’amministrazione e la città di Lodi hanno deciso di modificare il menu delle mense seguendo le indicazioni di Ats per garantire una dieta sana ed equilibrata, includendo altre fonti proteiche. Mentre la carne rossa sarà servita solo a rotazione. Nelle ultime ore è arrivata anche la posizione ferma di un europarlamente della Lega, Angelo Ciocca, che su questa vicenda ha dichiarato che ad essere “discriminati” saranno i bambini del lodigiano che amano mangiare la carne: “una decisione folle” ha concluso Ciocca.
Il precedente
Già in passato l’amministrazione comunale di Lodi era finita nel mirino della Lega per avere introdotto nelle mense la carne halal, per venire incontro ai gusti dei bambini musulmani. Una decisione presa nel nome del “politicamente corretto e per integrare al meglio gli studenti islamici”. Anche in quella occasione era stata la consigliera, Eleonora Ferri, a scagliarsi contro la decisione del primo cittadino.
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