Le ultime notizie sull’esplosione nel deposito Eni di Calenzano: ecco come sarebbe nato l’incidente
Il terribile incidente avvenuto oggi a Calenzano (Firenze) ha scosso l’Italia intera: una clamorosa esplosione si è verificata all’interno di un deposito di autobotti, un episodio devastante che ha provocato due morti, 26 feriti e tre dispersi. Teatro della tragedia è il deposito Eni della cittadina toscana, soggetto ora a una serie di controlli e di perizie da parte della Procura di Prato per scoprire le cause del dramma. Una prima ricostruzione è già stata fatta e, come riportato da Repubblica.it, se confermata sarebbe sconcertante. Ecco quale potrebbe esser stato il motivo dell’esplosione.
La causa dell’esplosione
Stando a quanto emerso finora, infatti, potrebbe esser nato tutto dalla fuoriuscita di liquido da un mezzo: un testimone avrebbe riferito ai Carabinieri che nella zona dell’esplosione, nel momento dello scoppio, c’erano sette auto cisterna in fila per fare rifornimento. Uno di questi mezzi pesanti (fermo presso una pensilina di carico) avrebbe perso del liquido dall’interno e sarebbe letteralmente esploso, uccidendo due persone e ferendone quasi trenta. Ad innescare il tutto, però, non è ancora chiaro cosa sia stato.
I provvedimenti
Mercoledì 11 dicembre sarà giornata di lutto regionale in Toscana per le vittime dell’esplosione avvenuta nel deposito carburanti Eni di Calenzano (Firenze): ad annunciarlo è stato il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Intanto i sindacati Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze hanno proclamato uno sciopero generale provinciale di 4 ore (a fine turno) sempre per mercoledì 11 dicembre con manifestazione dalle 14.30 alle 16.30 in una area a Calenzano da definire.
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
