Esplosione improvvisa, ci sono feriti: ecco cos’è successo alle Acciaierie Venete
Un’esplosione si è verificata all’interno delle Acciaierie Venete a Padova. Purtroppo si tratta dell’ennesimo infortunio sul lavoro che colpisce i lavoratori nel nostro Paese, fortunatamente, questa volta non ci sono state vittime, ma comunque ci sono tre persone ferite, di cui uno è grave. Il drammatico evento è avvenuto alle ore 13 circa di oggi, venerdì 27 ottobre.
L’incidente
Come riporta Il Gazzettino, l’esplosione si è verificata all’interno di un forno dello stabilimento di via Francia. I vigili del fuoco sono arrivati sul posto alle 13:30 circa e hanno messo in atto le operazioni per evacuare l’azienda e monitorare la sezione della lavorazione e fusione dell’acciaio, dove è avvenuta la deflagrazione. Oltre alla messa in sicurezza dell’intera area, che è stata posta sotto sequestro, sul posto sono intervenuti il 118, la Polizia di stato e gli operatori Spisal.
I feriti
Sono almeno tre, le persone coinvolte nell’incidente. Due operai sono stati feriti lievemente, un cinquantenne italiano e un quarantanovenne bosniaco che sono stati trasportati all’ospedale Sant’Antonio. Una terza persona risulta essere gravemente ferita a causa delle ustioni e delle fratture riportate, si tratta di un altro operaio bosniaco del 1978 che si trova in prognosi riservata. La buona notizia è che l’uomo in questione non è in pericolo di vita e verrà ricoverato al centro grandi ustioni, dopo essere stato ricoverato al Pronto Soccorso centrale di via Giustiniani.
Il racconto del collega
Fausto Cipriotto è un dipendente delle Acciaierie Venete che al momento dell’esplosione di trovava a non molta distanza dai colleghi rimasti feriti. Conosceva i tre uomini da tempo, lavoravano in quello stabilimento da anni e avevano una lunga esperienza nel manovrare quei macchinari. Ecco cosa ha detto: “Lavoravo a 70-80 metri da loro, uno choc talmente forte che ora il pensiero è solo per i colleghi“.
Il precedente
Purtroppo, non è la prima volta che si verifica un incidente sul lavoro alle Acciaierie Venete. Anzi, andò decisamente peggio il 13 maggio 2018, quando si verificò una tragedia. A causa di una vampata di calore persero la vita due operai che stavano lavorando vicino a una ‘siviera’, il recipiente a forma di secchio che raccoglie il metallo fuso dal forno e lo trasporta e versa nelle forme. La prima vittima morì sul colpo, si trattava di un operaio moldavo, Sergiu Todita di 39 anni, la seconda fu un collega romeno, Marian Bratu di 44 anni, morto sette mesi dopo, il 27 dicembre 2018 al reparto Grandi Ustionati di Padova, con ustioni sul 90% del corpo.
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