Fabrizio Gentili immobilizzato da dolori atroci dopo aver preso un antibiotico: "Non ho una diagnosi...". Ecco la sua storia

Il 47enne marchigiano era in perfetta forma prima di aver assunto un antibiotico: ecco cosa gli è successo e perché è furioso con i medici

Foto Facebook Fabrizio Gentili
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La terribile storia di Fabrizio Gentili, il docente reso praticamente invalido dalle conseguenze dell'aver assunto un antibiotico

Nell'epoca della digitalizzazione e dell'ultra lavoro in tanti sottovalutano (o addirittura dimenticano) l'importanza di un elemento chiave per la sopravvivenza: la salute. Stare bene fisicamente, prevenendo o curando eventuali problemi, è alla base di una vita serena e anche un errore medico, ovvero una cura sbagliata o inadeguata, può provocare gravi conseguenze. Ne sa qualcosa Fabrizio Gentili, docente di matematica e fisica presso il liceo scientifico “Galileo Galilei" di Macerata, che dopo aver preso un antibiotico convive con dolori forti a tal punto da paralizzarlo e rendergli impossibile fare qualsiasi cosa. Ecco la sua terribile storia, raccontata dallo sfortunato protagonista a IlMessaggero.it.

La storia di Fabrizio Gentili

Il 47enne di Serrapetrona, nel maceratese, ha iniziato il suo incubo nel 2022 quando gli è stato prescritto un antibiotico per curare un'infezione delle vie urinarie: “vi racconto il mio anno e mezzo di dolore – ha spiegato lo statistico – il motivo del perché non posso lavorare, non guido, non riesco a lavarmi da solo, ogni azione quotidiana è una conquista difficile. Passo dall’essere un atleta con un fisico statuario, una persona iperattiva per 18 ore al giorno, all’essere immobilizzato su un divano con le fasce alle braccia per evitare di sopportarne il peso“. Gentili ha dichiarato di accusare dolori ai tendini di tutto il corpo, più intensi alle braccia ma presenti su spalle, ginocchia e polpacci, fastidi che non gli permettono di fare nulla dal punto di vista motorio.

Il giro di ospedali

Non riuscivo a premere i tasti del telecomando – ha svelato l'insegnante – a schiacciare una zanzara, a vestirmi, lavarmi… Inizio a peregrinare per ospedali e pronto soccorso: Macerata, Ancona, Foligno. E con centinaia di analisi del sangue: risultati perfetti, nessun segno di infiammazione… per cui vengo liquidato dicendo che si tratta di un probabile effetto avverso da antibiotico della famiglia dei fluorochinoloni“. Fabrizio Gentili si sottopone quindi ad una cura con cortisone ed altri farmaci, oltre che alla fisioterapia, tuttavia non cambia nulla… anzi, il marchigiano perde otto chili in tre mesi e le sue condizioni non migliorano quanto previsto.

La richiesta disperata di aiuto

Alterno qualche giorno in cui sembra andare bene a giorni in cui si riaccendono i dolori – dice Fabrizio – ancora non riesco a guidare, faccio fatica a lavarmi autonomamente soprattutto al di sopra delle spalle. Non posso andare a lavoro, oramai prendo lo stipendio al 50%, ma per lo Stato non ho diagnosi, i medici mi hanno abbandonato agli effetti avversi che, mi dicono, ci sono in tutte le medicine. Per qualche altro mese andrò avanti così, poi da giugno non avrò più uno stipendio ma solo il mantenimento del posto per un altro anno e mezzo. Solo nell'anno solare 2023 ho stimato costi per spese mediche, terapie e integratori tra gli 11 e i 13mila euro. Il mio è un grido verso il mondo, verso quella comunità medico-scientifica che mi ha abbandonato a me stesso. Provo ogni giorno ad alzarmi da quel letto e sperare che ci sia un futuro migliore“.


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.