Ecco cosa prevedono le nuove normative in merito al Fermo amministrativo auto per coloro che hanno debiti col fisco
Nel momento in cui le amministrazioni, o altri enti competenti come Comuni, Regioni, Inps o Stato, si trovano davanti ad un credito esigibile, il primo provvedimento che pongono in essere contro il debitore, a garanzia del debito, è proprio il fermo amministrativo del veicolo a lui intestato. E’ lo stesso ente di riscossione (in particolar modo l’Agenzia delle Entrate Riscossione) ad imporre l’atto di fermo bloccandone di fatto la circolazione. Il provvedimento scatta nel momento in cui ci sono rate non pagate, come procedimento cautelare che successivamente può diventare esecutivo.
Quando scatta il provvedimento
Il provvedimento cautelare scatta nel momento in cui viene notificata una cartella esattoriale dall’Agenzia delle Entrate Riscossione al debitore e la stessa non viene pagata entro 60 giorni. Sono le cosiddette “ganasce fiscali” che di fatto rappresentano un atto punitivo emesso contro il debitore per cautelare il creditore. Il blocco può scattare su tutti i veicoli a motore intestati al debitore: automobili, moto, scooter, macchine agricole, pullman, ecc. In seguito al provvedimento, di fatto il mezzo non potrà più circolare su strada. Per effetto del provvedimento, oltre a non poter circolare, il mezzo non può essere neanche rottamato. E’ possibile venderlo, ma il provvedimento di fermo amministrativo si trasmetterà al nuovo proprietario.
La sanzione prevista
Chi viene sorpreso a circolare senza rispettare i divieti imposti, si vedrà comminata una sanzione amministrativa che va da euro 1.984 a 7.937 euro. Gli importi della sanzione sono stati rivisti con l’art. 1, comma 1, D.M. 31 dicembre 2020, a decorrere dal 1° gennaio 2021. Fra l’altro, il veicolo che circola in presenza di un fermo amministrativo è passibile di sequestro. Secondo quanto prevede la normativa vigente il veicolo può essere sequestrato per i debiti compresi tra 800 euro e 2000 euro. Al proprietario del veicolo (che è anche il debitore rispetto al fisco) viene anche notificato il provvedimento con una comunicazione formale di preavviso del fermo amministrativo per un veicolo a motore del debitore.
Le soglie
La normativa prevede che per debiti che oscillano tra 800 e due mila euro, il fermo amministrativo si applica ad un solo veicolo. Se il debito invece oscilla tra 2 mila e 10 mila euro, il fermo amministrativo può estendersi fino a 10 veicoli. Per debiti che invece superano i 10 mila euro, l’intero parco auto intestato al debitore può essere sottoposto a fermo amministrativo. Per debiti sotto i 10.000 euro vengono inviati due solleciti di pagamento. Il primo provvedimento viene inviato a 120 giorni di distanza dalla comunicazione di preavviso. Nel caso in cui il veicolo è utilizzato per lavoro oppure se il veicolo è necessario per il trasporto di persone disabili, il fermo amministrativo non si può in ogni caso applicare.
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