Filippo Turetta e l'interrogatorio: "Non ha risposto ed è scoppiato a piangere..."

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Terminato l'interrogatorio di Turetta

È terminato dopo circa mezz'ora l'interrogatorio di garanzia in carcere a Verona per Filippo Turetta: stando a quanto si apprende – come riportato da “IlMessaggero.it" – il 22enne accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti alla gip Benedetta Vitolo e al pm Andrea Petroni. Nel pomeriggio di ieri Turetta aveva avuto un colloquio con il suo avvocato nel carcere di Verona.

Filippo Turetta e l'interrogatorio: “Non ha risposto ed è scoppiato a piangere…"

Stando a quanto si apprende, l'interrogatorio è iniziato verso le 10:00 e già attorno alle 10:30 si è concluso. Secondo alcuni ricostruzioni raccolte da “IlMessaggero.it", Filippo Turetta si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Davanti alla gip Benedetta Vitolo, poi, il 22enne sarebbe scoppiato a piangere. Stando a quanto riportato nell'ordinanza cautelare – come si legge su “Tgcom24.mediaset.it" – Turetta è accusato di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva terminata con il sequestro di persona.

Filippo ha pianto prima di tornare in cella

Filippo Turetta, dunque, insieme con il suo avvocato Giovanni Caruso, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere nel corso dell'interrogatorio di garanzia. Una strategia difensiva. Secondo quanto riportato da “Corriere.it", il 22enne – prima di voltare le spalle alla gip di Venezia Benedetta Vitolo e al pm Andrea Petroni e di tornare nella sua cella – ha pianto.

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