Filippo Turetta e l’ipotesi seminfermità, la reazione della famiglia di Giulia: ‘Dovrà…’

Filippo Turetta non incontra i genitori

Non incontrerà i genitori in carcere a Verona per il momento Filippo Turetta. I genitori non hanno infatti seguito l’avvocato Giovanni Caruso per il colloquio. L’avvocato fa sapere che bisognerà preparare, con il supporto psicologico sia il ragazzo che i genitori al primo incontro, come riporta Leggo.it. Leggi anche: I genitori di Filippo rinunciano all’incontro con il figlio: “Non sono….”. Le parole dell’avvocato

L’ipotesi seminfermità

In caso Filippo Turetta si dichiari pazzo, i legali della famiglia di Giulia Cecchettin sono pronti a opporsi assumendo propri periti nel caso in cui l’avvocato del giovane voglia usare il “vizio di mente” come strategia difensiva. L’avvocato della famiglia Cecchettin, ha parlato con il Corriere della Sera, spiegando: ‘Se Filippo Turetta vuole farsi passare per pazzo, prima dovrà incontrare i nostri periti‘. Il difensore di Turetta per ora però non ha richiesto una perizia psichiatrica. Durante l’interrogatorio avvenuto in carcere, il 22enne  ha confessato l’omicidio e ha fatto intendere di essere stato colto da un “raptus”.

Gino Cecchettin non crede all’ipotesi del raptus

Nessuno per il momento crede all’ipotesi del raptus, a partire da Gino Cecchettin, il padre di Giulia. Gli avvocati di parte civile ritengono che non si è trattato di un omicidio causato da un raptus. Non credono quindi all’ipotesi del vizio di mente. Elementi come l’aggressione con il nastro adesivo, il ritrovamento del cadavere, nascosto in una grotta con due sacchi neri usati per nasconderlo e la fuga in Germania sono elementi che preludono una premeditazione.

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