Indiscrezione su cosa avrebbe la possibilità di fare Filippo Turetta all’interno del carcere di Montorio: tutti i dettagli
Filippo Turetta, il killer di Giulia Cecchettin, si trova da qualche settimana nel carcere di Montorio (Verona) dopo esser stato arrestato in Germania il 18 novembre: il 22enne veneto ha incontrato la famiglia, in un momento a dir poco struggente, e attende il processo per conoscere la sua condanna definitiva dopo il terribile gesto che ha compiuto. Intanto si avvicina il giorno del compleanno, il 18 dicembre, che ovviamente Turetta trascorrerà dietro le sbarre o al massimo tra i detenuti… e a proposito della sua vita in prigione è spuntata un’indiscrezione che sta facendo discutere. Ecco di cosa si tratta, come riportato da Leggo.it.
La vita di Turetta in carcere
Stando a quanto riferito da fonti interne al carcere veronese, Filippo Turetta sarebbe in buone condizioni psicofisiche e si starebbe ambientando alla nuova situazione; insieme a lui, nella sesta sezione, ci sono altri venti detenuti e uno di loro, definito “il suo angelo custode“, dorme con lui e lo tiene d’occhio per evitare che Filippo possa compiere gesti estremi. A far discutere, anche se la voce è tutta da confermare, è il fatto che il ragazzo possa addirittura giocare alla Playstation all’interno del penitenziario… Ma intanto come stanno i genitori?
La famiglia Turetta
Dopo aver dovuto rinunciare (per motivi di sicurezza) a partecipare ai funerali di Giulia Cecchettin, i familiari di Filippo Turetta si sono trincerati dietro il silenzio in attesa di usufruire di una seconda visita al ragazzo. In loro è forte il senso di colpa e di impotenza, anche se c’è stato più di un contatto con la famiglia Cecchettin dopo i tragici avvenimenti. E proprio Elena, la sorella di Giulia, ha rivelato di essersi pentita di una cosa…
Il rimpianto di Elena Cecchettin
“Se c’è una cosa di cui mi pento – ha rivelato di recente la giovane al programma “Chi l’ha Visto?” – è di essere stata così apertamente ostile a lui, perché magari quel mio fare brusco ha impedito a lei di dirmi cose. Io lo facevo per proteggerla e lei magari lo percepiva in maniera diversa“.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.