Filippo Turetta, il dubbio dopo la seconda notte in carcere: "Potrò...?"

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Le ultime notizie su Filippo Turetta: ecco cosa ha chiesto dopo la seconda notte da recluso a Verona

Sono trascorse 48 ore dal rientro in Italia di Filippo Turetta, il 22enne assassino di Giulia Cecchettin: il ragazzo, dopo esser stato catturato in Germania, si trova ora nel carcere di Montorio (a Verona) e domani verrà interrogato per la prima volta dal Gip italiano. Per lui si fa sempre più probabile la condanna all'ergastolo, data la premeditazione dell'omicidio e le gravissime accuse che lo riguardano, tuttavia Turetta (che, stando alle parole del suo legale, sarebbe profondamente scosso e turbato ma si starebbe ambientando) ha fatto delle richieste specifiche. Ecco cosa vorrebbe il giovane, come riportato da Corriere.it.

Cosa ha chiesto Turetta

Sorvegliato in infermeria 24 ore su 24 per evitare che possa compiere gesti autolesionistici, Filippo Turetta ha chiesto se in carcere potrà avere a disposizione dei libri (sia di lettura semplice che per studiare) e frequentare corsi; il ragazzo è iscritto alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Padova, la stessa di Giulia la quale però era arrivata al termine del suo percorso. Turetta, invece, aveva alcuni esami da recuperare e pare non sopportasse l'idea che l'ex fidanzata si laureasse prima di lui (“rallenta un po' con gli esami e laureiamoci insieme" gli aveva detto più di una volta).

L'incontro con la famiglia

Filippo Turetta non potrà vedere i genitori né il fratello prima dell'incontro di domani con il Gip (a cui sarà presente anche l'avvocato difensore del killer): si tratta di un passaggio chiave nelle indagini per stabilire le modalità esatte dell'omicidio e il motivo ufficiale del suo terribile gesto. Turetta potrà assumere tre atteggiamenti durante il colloquio: tacere, rispondere alle domande oppure rilasciare solo dichiarazioni spontanee, dipenderà tutto dalla linea di difesa scelta dal suo avvocato.

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