Filippo Turetta, intercettati i genitori durante il colloquio: “Non sei uno che..."

Le scioccanti frasi pronunciate dai genitori di Filippo Turetta per consolare e tranquillizzare il figlio: ecco cosa sarebbe successo nel primo colloquio in carcere

Filippo Turetta
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Le ultime notizie sul caso Giulia Cecchettin: il dialogo tra il killer Filippo Turetta e i suoi genitori nel carcere di Montorio

Sono trascorsi otto mesi dalla tragica morte di Giulia Cecchettin, assassinata a Vigonovo l'11 novembre scorso dall'ex fidanzato Filippo Turetta: la giovane veneta, che si sarebbe laureata a breve, è stata uccisa barbaramente con 75 coltellate dal ragazzo che non accettava la fine della loro relazione. Il killer è finito in manette dopo una fuga, durata una settimana, che l'ha portato fino in Germania ed è ora in carcere, in attesa del processo da cui emergerà la sua condanna definitiva. Intanto sono emersi dettagli dell'unico colloquio avuto nel penitenziario di Montorio (Verona) tra Filippo Turetta e i genitori: ecco cosa si sarebbero detti, come riportato da Repubblica.it.

Il colloquio tra Filippo Turetta e i genitori

Filippo si è mostrato subito sotto shock, dispiaciuto e anche terrorizzato di essere abbandonato dal suo avvocato, il che è abbastanza normale nella posizione del 22enne. A stupire invece è la risposta dei genitori che, sapendo di non essere intercettati, avrebbero detto “Eh vabbè, hai fatto qualcosa, però non sei un mafioso, non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza… Quello è! Non sei un terrorista, voglio dire… Devi farti forza. Non sei l'unico… Ci sono stati parecchi altri… Ci sono altri 200 femminicidi! Avrai i permessi per uscire, per andare al lavoro, la libertà condizionale. Non sei stato te, non ti devi dare colpe perché tu non potevi controllarti. Però ti devi laureare". Queste parole stanno facendo il giro del web provocando indignazione sui social, in attesa magari di risposte da parte della famiglia Cecchettin…

A che punto sono le indagini?

Al momento le indagini sul caso di Giulia Cecchettin sono in fase avanzata: Filippo Turetta, accusato di omicidio volontario (forse anche premeditato) e occultamento di cadavere, rischia una maxi condanna che potrebbe arrivare fino all'ergastolo, a seconda delle circostanze e delle prove raccolte. Il processo è previsto per il prossimo anno con date precise ancora da confermare.


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.