Filippo Turetta, la protesta nel carcere di Verona: "Adesso è..."

I detenuti del penitenziario di Mortorio sarebbero indignati per alcuni trattamenti riservati a Filippo Turetta: ecco di cosa si tratta

Filippo Turetta, in una foto tratta da Instagram. INSTAGRAM/ FILIPPO TURETTA +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
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Nuove polemiche attorno a Filippo Turetta, ecco perché gli altri carcerati (e i rispettivi familiari) non lo sopporterebbero

Piove sul bagnato per Filippo Turetta, il killer dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin: la presenza del 22enne nel carcere di Montorio (Verona), come riportato da Il Gazzettino, starebbe indispettendo gli altri detenuti del penitenziario e i rispettivi familiari… non tanto per il gesto, ovviamente terribile, compiuto dal ragazzo bensì da un altro fattore che avrebbe generato polemiche e proteste, con il rischio che si possa degenerare in qualcosa di peggio. Ecco cosa sta succedendo nella prigione veneta e perché.

Le proteste dei detenuti

La possibilità di incontrare i genitori subito dopo l'interrogatorio (dunque in un giorno e in un orario in cui le visite non sarebbero permesse), di avere libri, rassicurazioni sul poter studiare eccetera: questi “privilegi" concessi a Filippo Turetta (seppur il ragazzo non abbia poi incontrato la famiglia) avrebbero indignato gli altri carcerati, specialmente per il fatto che la presenza di decine di fotografi e giornalisti davanti al penitenziario rende più complicate le visite tra detenuti e persone care. C'è poi anche la questione della reclusione nel reparto di psichiatria sperimentale in cui, di norma, non sarebbe possibile richiedere contatti con l'esterno.

Lo sgomento

I ragazzi dentro sono seguiti meno del solito – ha fatto sapere un membro dell'associazione Sbarre di Zucchero – perché, come ha detto un brigadiere al mio compagno, adesso bisogna pensare al nuovo arrivato vip. Che schifo, sono sempre più schifata. E l'assassino ha avuto il permesso di incontrare i genitori, nonostante non sia giorno di colloqui per la sua sezione“… Turetta avrebbe ammesso, tra l'altro, di essere spaventato dall'idea di avere contatti con gli altri detenuti, motivo in più per “proteggerlo" da parte della polizia penitenziaria in vista del processo che sancirà la sua condanna.

Cosa rischia Filippo Turetta?

Stando al parere di giudici e criminologi, Filippo Turetta (accusato di omicidio e occultamento di cadavere) rischia dai 24 ai 30 anni di reclusione ma non l'ergastolo: questo perché, nonostante la chiara intenzionalità del gesto del ragazzo, la richiesta di rito abbreviato potrebbe di norma ridurre il numero di anni da trascorrere dietro le sbarre. Sarà comunque tutto più chiaro nel corso delle prossime settimane, le indagini sono in corso e le date dei primi incontri in tribunale non sono state ancora fissate.


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.