Ecco come verrà modificato il meccanismo delle sanzioni e delle multe dopo l’approvazione del nuovo decreto
Con l’approvazione del nuovo decreto il governo ha introdotto delle novità rilevanti per quanto concerne le tasse non pagate dal primo settembre. Finalmente cambierà il sistema di calcolo delle sanzioni fiscali per chi ha evaso le imposte, quindi verranno introdotte delle modifiche al meccanismo delle sanzioni e delle multe come ha spiegato anche il viceministro del Lavoro, Maurizio Leo, che in una conferenza stampa ha fornito tutti i dettagli contenuti nel nuovo provvedimento.
Le novità
Col nuovo decreto verrà introdotto un metodo di calcolo delle sanzioni proporzionale che si avvarrà anche del principio del ne bis in idem. In questo modo non potrà più accadere che si duplicheranno i procedimenti e le sanzioni per uno stesso fatto materiale. La buona notizia per chi non ha pagato le tasse è che le sanzioni amministrative subiranno una riduzione drastica passando da un quinto ad un terzo, in applicazione di un principio di maggiore proporzionalità. Se in precedenza chi non presentava la dichiarazione dei redditi o dell’Irap poteva subire una multa del 240%, adesso la mlta sarà pari al 120%.
Le sanzioni per le dichiarazioni infedeli e per chi non paga il bollo
In ribasso anche le sanzioni per chi presenta una dichiarazione infedele. In questo caso le sanzioni non potrà più arrivare ad un massi del 180%, ma verranno ridotte al 70%, In calo anche le sanzioni per chi omette la registrazione degli atti, In questo caso le sanzioni oscilleranno tra il 45% e il 120% della somma dovuta. Sanzioni tra 250 euro e 2 mila euro per chi nega o non presenta gli atti durante le ispezioni, mentre per eventuali disallineamenti sulla dichiarazione di successione e le dichiarazioni dei redditi infedeli, le sanzioni potranno arrivare fino a mille euro, Chi evaderà l’imposta di bollo avrà una multa maggiorata dell’80% rispetto alla somma iniziale, mentre per eventuali omissioni nelle successioni, le sanzioni massime non potranno superare i 500 euro.
Le sanzioni per i commercianti
Tra le sanzioni che saranno ridotte con il nuovo decreto vi sono anche quelle comminate ai commercianti che omettono o trasmettono tardicamente i corrispettivi giornalieri. Il tetto delle sanzioni in questo caso non potrà superare le mille euro. Scendono da 50 mila a 30 mila euro la sanzione massima per l’infedele o incompleta comunicazione delle minusvalenze. Sarà depenalizzato l’omesso versamento di iva o di ritenute in casi di forza maggiore. In questo caso il tetto delle sanzioni non potrà superare il 60%.
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