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Francesco Pio ucciso dai pitbull: “Dalle indagini è emerso che…”. Ecco gli aggiornamenti

La morte del piccolo Francesco Pio di 13 mesi sbranato da due pitbull, ha portato all'apertura di un'indagine.

Francesco Pio ucciso dai pitbull: “Dalle indagini è emerso che…”. Ecco gli aggiornamenti
Uno dei due pitbull che hanno aggredito un bambino di 15 mesi nel vialetto della villetta a Campolongo (Salerno), 22 aprile 2024 ANSA/ NPK

Francesco Pio ucciso dai pitbull: “Dalle indagini è emerso che…”. Ecco gli aggiornamenti

Si continua a parlare della terribile morte di Francesco Pio D’Amario, il bimbo di 13 mesi aggredito e azzannato da due pitbull che lo hanno ucciso a Campolongo, una frazione del comune di Eboli (Salerno). La tragedia si è consumata lunedì 22 aprile, intorno alle 8:20 presso la villetta a due piani ubicata in una zona di campagna, in via Caracciolo. Il bambino era in braccio allo zio Simone e c’era anche la mamma che doveva accompagnare la sorellina a scuola. I due hanno tentato di fare qualcosa, ma hanno riportato solo ferite a una gamba, mentre il piccoletto era già stato sbranato.

Si è aperta un’indagine

Come riporta il corriere.it, la morte di Francesco Pio all’età di 13 mesi ha portato all’apertura di un’indagine nei confronti della madre, degli zii e dei proprietari dei cani. L’accusa contestata dal pm Alessandro Di Vico della Procura di Salerno è concorso in omicidio colposo. Oltre alla mamma del piccolo Francesco, Paola Ferrentino di 25 anni e residente a Campolongo in via Caracciolo (residenza diversa dall’abitazione dove si è consumata la tragedia) sono stati indagati anche Giuseppe e Simone Santoro, gli zii del bambino sbranato, residenti a Fisciano e Montecorvino Rovella. Gli altri due coinvolti nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno sono Gaia Sabato e Fabio Fiorillo, ex coniugi di Battipaglia e proprietari dei due pitbull che hanno ucciso il bimbo. In casa in tutto c’erano quattro pitbull. Gli avvocati difensori sono Daniele Olivieri e Rosario Buccella. Il sequestro dell’abitazione è stato convalidato e il pm Di Vico ha fissato il conferimento dell’incarico al medico legale Adamo Maiese per lo svolgimento dell’esame autoptico. Al termine dell’operazione presso gli uffici della procura di Salerno, si procederà con l’autopsia nell’obitorio dell’ospedale di Eboli. I cinque indagati avranno la facoltà di nominare un anatomo patologo di fiducia. Il pm Di Vico ha identificato Francesco D’Amaro, padre di Francesco Pio ed ex compagno di Paola Ferrentino, come persona offesa.

La svolta nelle indagini

La svolta nelle indagini nasce dagli interrogatori nella caserma dei carabinieri di Santa Cecilia, frazione di Eboli, condotti lunedì sera dal capitano Greta Gentili e dal maresciallo Fabio Basilisco. Decisivo anche il sopralluogo effettuato dal pm Di Vico nell’abitazione in via Medaglie d’Oro dove è avvenuta la tragedia. Lunedì mattina, gli investigatori hanno ispezionato la villa a Campolongo. Nel cortile dell’abitazione non ci sarebbero né gabbie, né una recinzione. I pitbull non erano tenuti in custodia ed erano privi di museruola. Il sospetto, quindi, è che gli animali di grossa taglia avessero libero accesso alla casa. Con il cancello di ingresso aperto, era alto il rischio di aggressione anche per i pedoni e i residenti della litoranea.

La fiducia mal riposta

La mamma e gli zii di Francesco Pio si fidavano dei pitbull: lo hanno ripetuto agli investigatori e in diverse interviste. Hanno difeso i cani: “Non hanno mai fatto male a nessuno“. Lunedì mattina, il bimbo di 13 mesi è stato ucciso da due dei quattro pitbull. Lo zio Simome e mamma Paola hanno tentato di strappare il piccolo dalle grinfie dei due cani, ma quando ci sono riusciti, Francesco Pio era morto, dilaniato dai morsi, da numerose emorragie, abbandonato in una pozza di sangue dai due pit bull che ne avevano fatto scempio. Le ferite sulla nuca e sul lato sinistro del corpo sembrano quelle più gravi, le probabili lesioni mortali. Molti nodi devono ancora essere sciolti. A molti è parso strano che la mamma e gli zii non abbiano trasportato il bambino al Campolongo Hospital, a soli 500 metri di distanza dalla casa della tragedia, invece di aspettare l’ambulanza del 118 distante 15 km dalla litoranea. La casa in via Medaglie D’Oro è di una famiglia napoletana che l’ha affittata a Fabio Fiorillo il quale è andato via nel dicembre 2023. L’ex moglie, Gaia Sabato, si è trasferita in via Campolongo dal 5 aprile scorso. In quella casas erano rimasti due settimane, Paola e il figlio Francesco Pio, oltre ai due zii del piccolo.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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