Funerali di Pino D'Angiò, il discorso commovente del figlio Francesco: "Nelle notti d'estate..."

Italian band BNKR44 with Italian singer Pino D'Angio' (C) perform on stage at the Ariston theatre during the 74th Sanremo Italian Song Festival in Sanremo, Italy, 09 February 2024. The music festival runs from 06 to 10 February 2024. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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Il discorso di Francesco D'Angiò durante il funerale di papà Pino: ecco cos'ha detto

Oggi si sono tenuti a Salerno i funerali di Pino d'Angiò, il celebre cantautore italiano scomparso tre giorni fa a Formello: l'autore del brano “Che idea" e di altri note hit si è spento a 71 anni a causa di una malattia con la quale conviveva da tempo, una patologia che però non gli ha impedito di esibirsi (a febbraio scorso) al Festival di Sanremo insieme ai giovani Bnkr44 e, nemmeno un mese fa, sul palco del TIM Summer Hits. A salutare per l'ultima volta Pino (vero nome Giuseppe Chierchia) c'erano i familiari, alcuni amici e colleghi e tutto il collettivo Bnkr44 con cui D'Angiò ha condiviso gli ultimi palchi di una vita ricca di musica, canzoni e spettacolo. Toccante, poi, il discorso del figlio Francesco durante la cerimonia: ecco cos'ha detto, come riportato da Corriere.it.

Il discorso di Francesco D'Angiò

La morte non è niente – ha letto il giovane – sono solo passato dall'altra parte. È come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l’altro, lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare, parlami con lo stesso modo affettuoso che hai sempre usato, non cambiare tono di voce. Non assumere un'aria solenne o triste, continua a ridere di ciò che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme, il mio nome sia sempre la parola familiare di prima, pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza, la nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto. È la stessa di prima c'è una continuità che non si spezza. Non sono lontano, sono dalla tua parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Asciuga le tue lacrime e non piangere. Se mi ami, il tuo sorriso è la mia pace". 

L'aneddoto sul papà e il saluto finale

Avevo 9 o 10 anni – è l'aneddoto di Francesco sul co0mpianto artista – mi facesti leggere uno scritto di Sant’Agostino. All’inizio non capii, oggi invece è tutto più chiaro. Certe cose erano solo nostre, sempre e solo nostre. Da te sono partito, da te sono sempre tornato. In te ho visto la curiosità, la bellezza, il dolore immenso, la vita straripante, la forza di cento uomini, la risata e le lacrime salate come il mare. Quel mare che ci piaceva tanto, specialmente quando era agitato. E dove nelle notti d’estate, respirando lo iodio, parlavamo di noi, di cosa ci tocca dentro, di quale musica ci fa stringere lo stomaco. Se mi ami, il tuo sorriso è la mia pace. Faremo in modo che sia così. Ciao, papà“.


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Pino D'Angiò e i Bnkr44 al Festival di Sanremo 2024

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.