Funerali Giulia Cecchettin, il papà Gino: "È giunto il momento di lasciarti andare, salutaci la mamma..."

Durante i funerali di Giulia Cecchettin, ha preso la parola il padre Gino che ha speso delle parole molto toccanti e significative. Ecco cosa ha detto.

La gigantografia di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, affissa fino ad oggi sulla parete del Municipio di Vigonovo, è stata trasferita a Padova per il funerale e collocata nello spazio antistante la basilica di Santa Giustina dove si terranno le esequie, 4 Dicembre 2023. ANSA/NICOLA FOSSELLA
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Funerali di Giulia Cecchettin

Nella Basilica di Santa Giustina, a Padova, si è svolto il funerale di Giulia Cecchettin, la 22enne per il cui omicidio si trova in carcere Filippo Turetta, l'ex fidanzato reo confesso. Al funerale della 22enne – come riportato da “Rainews.it" – hanno partecipato anche il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, in rappresentanza del Governo, oltre al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ed una quarantina di Sindaci del Padovano, Veneto e anche Friuli (Aviano).

Le parole del padre Gino Cecchettin

Durante il funerale di Giulia Cecchettin ha preso la parola anche il padre Gino: “Carissimi tutti, abbiamo vissuto un momento di profonda angoscia, ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai. Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi. Mi scuso per l'impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno del quale avevamo bisogno in queste settimane terribili. Mia figlia Giulia era proprio come l'avete conosciuta, una giovane donna straordinaria, allegra e vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è merita, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti. Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime di chi avrebbe dovuto amarle. Come può accadere tutto questo a Giulia? Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti. Mi rivolgo per primi agli uomini, noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere, parliamo agli altri maschi che conosciamo. Dovremmo essere attivamente coinvolti, ascoltando le donne e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza, anche più lievi. A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell'impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce il dialogo"

Il papà Gino: “È giunto il momento di lasciarti andare, salutaci la mamma…"

Il padre di Giulia Cecchettin ha poi proseguito così: “La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli, dobbiamo investire in programmi educativi che ci insegnino il rispetto reciproco, l'importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo, senza ricorrere alla violenza. Dobbiamo assicurarsi che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi verso tutti. Anche i media giocano un ruolo cruciale. Alle istituzioni politiche chiedo di abbattere le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. In questo momento di dolore e tristezza dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento. La vita di Giulia, la mia Giulia, mi è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte è, anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne. Grazie a tutti per essere qui oggi, che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita. Cara Giulia è giunto il momento di lasciarti andare, salutaci la mamma, ti penso abbracciata a lei nella speranza che stratta a lei il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me, non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia. Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che un po' alla volta impareremo a muovere i passi di danza sotto la pioggia. Cara Giulia, grazie per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l'immensa tenerezza che ci hai donato. Anche io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, ma so sperare, voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite ed un giorno possa germogliare e produrre il suo frutto di amore, perdono e pace. Addio Giulia, Amore mio".

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.