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Gas, tariffa bloccata o indicizzata: ecco come fare la scelta più conveniente

Non sempre la scelta di una tariffa bloccata si traduce in un reale vantaggio economico: ecco quando può tramutarsi in uno svantaggio

Gas, tariffa bloccata o indicizzata: ecco come fare la scelta più conveniente
Bollette, quale tariffa scegliere?

Ecco quando la tariffa bloccata può essere un vantaggio e quando invece può essere meno vantaggiosa

Sono tanti gli utenti che preferiscono scegliere una tariffa del gas a prezzo bloccato per poter gestire meglio le proprie spese e non incorrere in brutte sorprese. Sappiamo che il prezzo del gas dipende da una serie innumerevole di fattori fra i quali anche l’incontro tra domanda e offerta. Le tensioni geopolitiche in atto rendono il prezzo delle materie prime sempre molto instabile e in balia degli eventi. Ecco perchè scegliere una tariffa a prezzo bloccato può rappresentare una sorta di garanzia, anche se occorre fare qualche distinguo.

I vantaggi della tariffa bloccata

Non sempre la scelta di una tariffa bloccata si traduce in un reale vantaggio economico. Esistono delle tariffe indicizzate che possono essere molto più convenienti, considerando attentamente i costi e i benefici associati a ciascuna opzione. Le tariffe a prezzo indicizzato seguono in maniera proporziolane l’andamento dei prezzi all’ingrosso, mentre quelle fisse hanno un costo che resta immutato per 12-24 mesi. Non va dimenticato che le tariffe a prezzo bloccato presentano un costo per Smc di poco più alto rispetto alle offerte indicizzate, poiché i gestori intendono in questo modo tutelarsi nel caso in cui il prezzo all’ingrosso dovesse crescere improvvisamente.

I costi attuali

Le migliori offerte per le tariffe indicizzate oggi partono da 0,46 €/Smc, mentre le tariffe a prezzo bloccato sono molto meno convenienti e si aggirano attorno agli 0,66 €/Smc. Se si valuta il consumo medio di una normale famiglia italiana, che si aggira attorno ai 1.400 Smc per il gas, la spesa annuale con le migliori tariffe a prezzo bloccato sarebbe sicuramente meno conveniente rispetto a quelle indicizzate e risulterebbe in media più cara di almeno 300 euro. Una differenza che ovviamente diminuisce al decrescere dei consumi.

Le situazioni da tenere in considerazione

Tutto ciò non deve indurre a pensare che le tariffe a prezzo fisso rappresentino una soluzione poco conveniente. Quando si è in presenza di una situazione geopolitica imprevedibile, come quella attuale, la possibilità di imminenti incrementi dei prezzi, è molto elevata. Quei consumatori che amano preventivare la spesa per le bollette e non amano le sorprese indigeste, preferiscono pagare una tariffa un po’ più alta ma preventivabile. In presenza di situazioni geopolitiche che invece lasciano presagire una probabile discesa dei prezzi, scegliere quelle indicizzate può rivelarsi la decisione vincente. E’ sempre importante effettuare un confronto e un bilanciamento tra le offerte a prezzo fisso e quelle a prezzo indicizzato, valutando di volta in volta l’offerta che offre maggiori vantaggi, tenendo in considerazione le contingenze e le esigenze di bilancio della famiglia.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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