Gianna Canova muore sbranata dal suo cane, il marito Italo: "Era sempre lei che..."
Morsa e uccisa un'anziana signora dal suo cane, le parole del marito, del figlio e del sindaco.
Gianna Canova muore sbranata dal suo cane
Morsa più volte dal suo cane, l'84enne Gianna Canova è stata morsa più volte ed è morta per uno shock emorragico. Non sarà eseguita alcuna autopsia, in quanto la dinamica dell'incidente è chiara ed evidente. Il pm Simonetta Catani ha disposto solo l'esame esterno del cadavere. Non si capiscono i motivi per cui l'animale si sia accanito contro la padrona, come se fosse invece un invasore della casa, e quindi, da attaccarla e sbranarla per difendere la casa. L'animale è un cane pastore dell'Asia centrale, adottato proprio per difendere la proprietà. La tragedia è avvenuta lo scorso 29 febbraio a Ca'Nova di Mercatino Conca. E' quanto riporta il Resto del Carlino.
Chi l'ha trovata
La donna è lacerata da diversi morsi su tutto il tronco e le braccia, oltre che quello fatale che le ha reciso la arteria carotide, al collo. Il marito l'ha trovata in un lago di sangue, la moglie è deceduta probabilmente in pochi minuti a causa dell'emorragia. Il coniuge, Italo Schiavi nato nel 1937, l'ha trovata sul pianerottolo intorno alle ore 15, quando si è svegliato dal riposo pomeridiano. Ha urlato chiedendo aiuto, il vicino di casa, Francesco Renzini, è accorso e ha chiamato il 118, ma per la donna non c'era più nulla da fare.
Era diventato aggressivo
Il nome del pastore maremmano dell'Asia centrale è Tigre, 60 kg di peso e 9 anni d'età. Renzini dice: “Mi ricordo quando giocava da cucciolo. Poi è cambiato tutto“. Il cane era spesso libero nel giardino, con Gianna che gli dava sempre da mangiare, eppure negli ultimi anni il cane più volte era stato aggressivo. Dice chi conosce la famiglia che un loro amico, un paio d'anni fa, era entrato incautamente nel giardino e si era salvato salendo sul cofano della macchina, dopo che Tigre lo aveva attaccato. E qualche morso lo aveva già dato ai suoi padroni. Tutta questa aggressività non si riesce a spiegarla.
Le parole del marito di Gianna
Non sa dare una spiegazione nemmeno il marito di Gianna, Italo Schiavi, originario di Monte Cerignone, ex imprenditore che ha lavorato per molti anni a Genova, anche nel settore della navigazione e della bonifica ambientale, ma da quasi 30 anni si era trasferito con la moglie: hanno un figlio Giorgio, che vive a Roma e che l'altra sera si è precipitato nella casa di famiglia. Italo Schiavo disperato dice:"Non so perchè è successo, era sempre lei che gli preparava e gli dava da mangiare“. Renzini continua: “Gliel’ho detto un paio di volte, a Italo, datelo via che succede una disgrazia“. Distrutto il figlio della vittima, Giorgio su Facebook: “Il giorno più triste e brutto della vita, mamma non dovevi andare via così".
Il destino di Tigre
I veterinari devono decidere sul destino di Tigre, ieri l'hanno sedato e portato al canile Ca'Lucio di Urbino. Si attende una loro relazione, in base alla quale si deciderà se abbattere l'animale oppure no. Il sindaco di Mercatino Conca, Omar Lavanna è mortificato per non essere riuscito a salvare la vita dell'anziana: “Potevamo fare con Tigre come abbiamo fatto proprio in questi giorni con un pitbull, sempre qui a Mercatino, che i veterinari avevano definito altamente pericoloso, che aveva già ucciso a morsi un altro cane. Bastava che qualcuno ci segnalasse la situazione“.
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