Gino Cecchettin, papà di Giulia, ha parlato del killer Filippo Turetta: ecco il messaggio nei confronti dell’assassino della figlia
Ieri si sono celebrati i funerali di Giulia Cecchettin, prima alla Basilica di Santa Giustina di Padova (alla presenza di migliaia di persone che hanno voluto manifestare solidarietà alla famiglia) e poi in una cerimonia più piccola e privata a Saonara, luogo nel quale la 22enne è stata poi sepolta accanto alla mamma. Il suo assassino Filippo Turetta, attualmente rinchiuso nel carcere di Montorio in attesa del processo e della condanna definitiva, non ha assistito alle esequie di Padova (trasmesse su Rai Uno e Canale 5). A lui, il giorno dopo i funerali, si è rivolto il padre della vittima Gino Cecchettin: ecco cos’ha dichiarato ai microfoni di RaiNews24.
Le parole di Cecchettin
“Perdonare Turetta è una cosa veramente difficile – ha spiegato – neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo. Sarà difficile. Un conto è non provare rabbia, un conto è non provare ira. Il perdono è un passo superiore. Spero si renda conto di ciò che ha fatto e che pagherà per questo, farò di tutto purchè succeda“. Un pensiero anche per i genitori di Filippo: “Per loro sarà molto più difficile – ha detto – quindi hanno tutta la mia comprensione e il mio sostegno“.
L’impegno civico
Gino Cecchettin, sconvolto dalla duplice perdita (prima la moglie, lo scorso anno, poi la primogenita), ha annunciato tramite il suo profilo LinkedIN di volersi impegnare civicamente per contribuire alla lotta contro il femminicidio: “Sto riflettendo – ha scritto poche ore fa – su un nuovo impegno civico che accompagnerà il mio cammino. Desidero canalizzare il dolore in azioni positive, che possano aiutare chi si trova nelle stesse situazioni di Giulia“. Non è chiaro di cosa si tratti, probabilmente non c’è ancora nulla di deciso e se ne saprà di più prossimamente.
La toccante dedica della sorella Elena
Elena Cecchettin, sorella di Giulia, ha rivolto un toccante discorso ai presenti al funerale di Saonara (dunque la seconda cerimonia) chiudendolo con la straziante dedica: “Prima o poi ci rivedremo – ha detto – te lo prometto. Ma fino a quel momento continuerai ad essere il mio angelo custode“.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.