Giovanna Pedretti ritrovata morta, si fa largo il terribile sospetto: "Dai filmati delle telecamere il marito..."

Giovanna Pedretti si sarebbe recata volontariamente nel luogo in cui è stata trovata senza vita: gli ultimi aggiornamenti

Foto Facebook Giovanna Pedretti
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Le ultime notizie sul caso Giovanna Pedretti: ecco cosa sarebbe emerso dai filmati delle telecmaere di sorveglianza

Continua a tener banco il caso Giovanna Pedretti, la ristoratrice 59enne morta misteriosamente vicino Milano qualche giorno fa: la donna è stata trovata senza vita sulle rive del fiume Lambro, nei pressi di Sant'Angelo Lodigiano, e la Procura di Lodi è al lavoro per scoprire cosa le sia successo. Dalle prime indiscrezioni, e in attesa dell'autopsia, non sarebbero emersi segni di violenza o di aggressione, il che rende ancor più strana la vicenda. Intanto, come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, emerge un terribile sospetto il quale ha a che fare con le telecamere di sorveglianza.

Cosa è accaduto a Giovanna Pedretti

La Pedretti, titolare di un ristorante che stava andando molto bene, avrebbe raggiunto volontariamente il fiume Lambro a bordo della sua Fiat Panda: questo è quanto dimostrato dai filmati a disposizione delle forze dell'ordine, visionati anche dal marito della donna, il che lascerebbe pensare ad un gesto suicida. Giovanna era finita nell'occhio del ciclone per aver risposto duramente alla recensione di un cliente (forse falsa) che si lamentava per aver mangiato, nel suo ristorante, accanto a persone gay e disabili. Sarà stato questo l'episodio che avrà portato la donna a ragionamenti contorti e al terribile gesto?

Il pensiero del Vice Sindaco

Il suo ristorante era sempre pieno – ha dichiarato Antonio Lucini, Vice Sindaco di Sant'Angelo Lodigiano – quindi non aveva problemi economici. Anzi: avrebbe voluto respirare un po' di più dato che non riusciva nemmeno a trovare dipendenti che la potessero aiutare. Tutti amavano la sua pasta fatta in casa e i suoi sughi che definire eccellenti è poco. E Giovanna amava arrivare nella sala da pranzo a salutare, a coccolare i suoi clienti. Il suo mondo era proprio il ristorante, dove stava dalla mattina alla sera. Oltre 10 anni fa si era ucciso anche il fratello“. Tutta la comunità locale è ancora sotto shock per la tragedia.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.