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Giulia Cecchettin e la laurea a Padova, la sorella Elena: “Oggi non dimentichiamo cosa…”

Oggi è stata consegnata, alla famiglia di Giulia Cecchettin, la laurea in Ingegneria per la ragazza uccisa due mesi fa: le parole toccanti di Elena

Giulia Cecchettin e la laurea a Padova, la sorella Elena: “Oggi non dimentichiamo cosa…”
Elena Cecchettin, sorella di Giulia, in occasione della laurea alla memoria in ingegneria biomedica conferita a Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa a coltellate l'11 novembre scorso dall'ex fidanzato, all'Università di Padova, 2 febbraio 2024. ANSA/NICOLA FOSSELLA

Elena Cecchettin dedica parole toccanti alla sorella Giulia, ecco cosa ha detto poche ore fa

Giulia Cecchettin è scomparsa ormai due mesi fa ma la sua storia continua ad essere di attualità: la 22enne di Vigonovo, sparita l’11 novembre scorso, è stata trovata senza vita la settimana successiva. In carcere, per il suo omicidio, è finito l’ex fidanzato Filippo Turetta il quale ha confessato di aver commesso il folle gesto ed è in attesa del processo per conoscere la condanna definitiva. Tantissimi i messaggi di solidarietà, affetto e cordoglio nei confronti della famiglia, soprattutto del papà Gino e della sorella Elena che si sono maggiormente esposti con la stampa per sensibilizzare la tematica del femminicidio. Ed ecco il nuovo toccante messaggio di Elena Cecchettin nei confronti di Giulia, riportato da Leggo.it.

Il messaggio di Elena

Sono fiera di te e ti ho sempre ammirata – ha detto Elena a margine della cerimonia di consegna della laurea di Giulia, avvenuta oggi all’Università di Padova e alla quale hanno presenziato lei, il fratello e il papà – mi sentivo sempre inclusa con te. Riuscivi sempre a essere lucida e comprensiva, per te e per noi. Oggi non dimentichiamo cosa avresti potuto fare se non ti fosse stata negata la possibilità. Non mi scorderò mai di quello che eri e che hai fatto. Complimenti ingegnere“.

La commozione del papà Gino

Pensieri commoventi anche da parte di papà Gino: “Penso che la laurea sia un atto di riconoscenza dovuto – ha detto – almeno per oggi vorrei che il tuo nome non fosse ricordato solo per l’orrore che ti è capitato ma anche per la tua generosità. La tua determinazione per lo studio mi ha insegnato tanto […]. Ci manchi più dell’ossigeno. Grazie per aver condiviso il tuo calore e la tua generosità“.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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