Giulia Cecchettin è morta dissanguata: aggressione di "inaudita ferocia". Ecco cosa c'è nelle carte del gip

Giulia Cecchettin è morta dissanguata dopo un'aggressione di "inaudita ferocia": ecco cosa c'è nell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Filippo Turetta firmata dal gip del Tribunale di Venezia.

Giulia Cecchettin in una foto pubblicata sul suo profilo instagram. INSTAGRAM/bisc0ttoalcioccolato +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
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Giulia Cecchettin è morta dissanguata

Un'aggressione che si è consumata in due atti, “di inaudita ferocia": è quanto scrive il giudice secondo quanto riportato da “Repubblica.it". La prima aggressione nel parcheggio dell'asilo, a 150 metri dalla casa della 22enne, la seconda nella zona industriale di Fossò. Giulia Cecchettin, dunque, è morta dissanguata, colpita a calci e coltellate. A toglierle la vita – secondo quanto contenuto nell'ordinanza di custodia cautelare che è stata firmata dal gip del Tribunale di Venezia – è stato il suo ex fidanzato Filippo Turetta che compirà 22 anni il prossimo 18 dicembre.

La sequenza del femminicidio inizia alle 23:18

Secondo quanto riportato da “Repubblica.it", la sequenza del femminicidio che viene descritta nelle carte inizia alle 23:18 di sabato 11 novembre: Giulia e Filippo dopo essere andati al centro commerciale a Marghera, per poi cenare con un panino, arrivano nel parcheggio dell'asilo di viale Aldo Moro, vicino a casa di Giulia. Lì Filippo Turetta colpisce la 22enne con violenza, forse servendosi di un coltello da cucina. In quei terribili istanti un residente si accorge di qualcosa, sente la voce di una ragazza che urla “così mi fai male", scorgendo una persona scalciare una sagoma a terra. Poi la Punto nera va via.

La seconda parte dell'aggressione

Filippo Turetta, infatti – come riportato da “Repubblica.it" – trascina Giulia in macchina e la porta nella zona industriale di Fossò: sono le 23:29 e lì la 22enne riesce ad uscire dall'auto, provando la fuga. Filippo, però, la insegue, la raggiunge e la scaraventa a terra, facendole sbattere la testa sul marciapiede. A quel punto Giulia non si muove più. Sul posto restano diverse chiazze di sangue, mentre gli specialisti dell'Arma trovano anche un nastro adesivo argentato che forse Filippo aveva usato per non far gridare Giulia. A quel punto Filippo carica sulla macchina la sua ex fidanzata e due ore più tardi la abbandona.

La vita di Giulia finisce in mezz'ora

Dall'analisi dei tabulati, dunque, la vita di Giulia finisce in mezz'ora: dalle 23:18 quando lei grida nel parcheggio vicino casa, a Vigonovo, alle 23:50, quando la Grande Fiat Punto ha già lasciato la zona industriale di Fossò e corre verso la Provinciale. Quaranta minuti dopo, infatti, Turetta guida già nel Trevigiano, per poi andare verso il lago di Barcis.


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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.