Spunta l’episodio tra Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, ecco cosa è successo qualche mese fa
Proseguono le indagini degli inquirenti sul caso Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta nella notte tra sabato 11 e domenica 12 novembre 2023: il killer è da qualche giorno nel carcere di Montorio (Verona), dopo una settimana di reclusione in Germania, e la Procura di Venezia sta realizzando il dossier da portare al processo per la condanna di Turetta. Di conseguenza stanno uscendo sempre più indiscrezioni e dettagli sul rapporto tra i due ragazzi, spunta nello specifico un episodio che riguarda Filippo ed Elena Cecchettin, la sorella di Giulia. Ecco cosa sarebbe successo qualche mese fa, come riportato da Tg.La7.it.
La telefonata di Filippo ad Elena
Sono tanti gli episodi, stando a prove raccolte dalla Procura, di “stalking e terrorismo psicologico” da parte di Filippo Turetta ai danni di Giulia Cecchettin, dall’episodio del concerto di Milano all’ “incontro per caso” ad una fermata del bus, passando per una telefonata fatta da Filippo ad Elena: una sera Giulia era uscita con le sue amiche, il ragazzo le scriveva (la relazione tra i due era già finita) ma lei non rispondeva, da qui la decisione dello stesso Turetta di chiamare la sorella per sapere che fine avesse fatto Giulia e perché ignorasse i suoi messaggi… e, a proposito di messaggi, dall’analisi dello smartphone della vittima sono emerse frasi scioccanti.
Le “minacce” di Turetta
“O me o le tue amiche“, “O me o la tua famiglia“, “Passi più tempo con i tuoi genitori che con me“: queste e, purtroppo, tante altre le espressioni “minacciose” che Turetta rivolgeva (sia in maniera scritta che con vocali) a Giulia nel periodo in cui stavano insieme. Da qui, probabilmente, la decisione della ragazza di interrompere la relazione senza però riuscire a tagliare di netto i rapporti con lui. La situazione ha raggiunto poi un livello tale da indurre Turetta ad uccidere la Cecchettin.
Cosa rischia Filippo Turetta?
Stando al parere di giudici e criminologi, Filippo Turetta (accusato di omicidio e occultamento di cadavere) rischia dai 24 ai 30 anni di reclusione ma non l’ergastolo: questo perché, nonostante la chiara intenzionalità del gesto del ragazzo, la richiesta di rito abbreviato potrebbe di norma ridurre il numero di anni da trascorrere dietro le sbarre. Sarà comunque tutto più chiaro nel corso delle prossime settimane, le indagini sono in corso e le date dei primi incontri in tribunale non sono state ancora fissate.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.