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Giulia Cecchettin, il giallo del testimone che chiamò il 112 la sera del delitto

Omicidio Giulia Cecchettin, la telefonata al 112 effettuata dal testimone dell'aggressione nel parcheggio è stata ritenuta non tanto urgente da necessitare dell'intervento di una pattuglia dei carabinieri

Giulia Cecchettin, il giallo del testimone che chiamò il 112 la sera del delitto
Combo di una foto di Giulia Cecchettin e una di Filippo Turetta estrapolate dal volantino digitale condiviso nei giorni scorsi dalla sorella sul suo profilo instagram. INSTAGRAM / SIDEREALFIRE +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++

Omicidio Giulia Cecchettin, il giallo del testimone che chiamò il 112 la sera del delitto

Proseguono le indagini sull’omicidio di Giulia Cecchettin, mentre il suo ex fidanzato che l’ha uccisa, Filippo Turetta arrestato in Germania, rientrerà in Italia sabato 25 novembre. Facendo un passo indietro, c’è stata una telefonata al 112 quel famoso sabato 11 novembre alle ore 23:18 da parte del vicino dei Cecchettin, testimone dell’aggressione avvenuta nel parcheggio. Ecco cosa riporta il Resto del Carlino.

La telefonata al 112 non sarebbe stata ritenuta urgente

Il testimone dell’aggressione subita nel parcheggio da Giulia Cecchettin per mano di Filippo Turetta, non sarebbe stato in grado di fornire indicazione precise, per esempio l’accenno a un’auto di colore scuro, cosicché un intervento non sarebbe stato ritenuto urgente. Quando il giorno seguente si è passati alla fase dei controlli puntuali, gli investigatori sono intervenuti andando anche alla ricerca delle macchie di sangue nel parcheggio vicino a casa di Giulia che in una fase iniziale erano state tralasciate.

Accertamenti della procura sulla chiamata al 112 di quella sera

La procura di Venezia sta eseguendo degli accertamenti su quanto successo dopo la chiamata del testimone al 112 in cui segnalava una lite in corso nel parcheggio in via Aldo Moro a Vigonovo, in provincia di Venezia. Si vuole accertare se i carabinieri siano partiti per verificare quella chiamata d’allarme, oppure l’auto con sirena non abbia mai raggiunto il luogo in cui Giulia Cecchettin è stata accoltellata da Filippo Turetta. Una sosta durata pochi minuti, prima che l’auto di Filippo si dirigesse verso la zona industriale di Fossò, dove la 22enne è stata uccisa. Giulia, probabilmente non si sarebbe salvata dalle telecamere che riprendono l’auto in movimento, la Fiat Punto non resta ferma nel parcheggio per più di cinque minuti. Ma il punto è un altro: quando un cittadino chiama la pattuglia deve andare a verificare quanto segnalato.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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