Giulia Cecchettin, il giallo della chiamata al 112: "Per i Carabinieri era..."

Marco M., il primo testimone della lite tra Giulia e Filippo, è stato intervistato da "La Repubblica": ecco cosa ha svelato su quella tragica sera

La 22enne Giulia Cecchettin scomparsa da sabato sera dopo essere stata vista per l'ultima volta in compagnia dell'ex fidanzato. Gino Cecchettin, il padre della giovane si è detto molto preoccupato e ha lanciato forti sospetti sul ragazzo: "Lui non aveva accettato la fine del rapporto". +++ INSTGRAM +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE CUI SI RINVIA +++
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Perché i Carabinieri non sono intervenuti subito dopo la prima segnalazione di una lite furiosa nel parcheggio di Vigovono? La testimonianza

Filippo Turetta, il killer di Giulia Cecchettin, è stato arrestato qualche giorno fa in Germania ed è grande “attesa" ora per il suo rientro in Italia; intanto però gli investigatori continuano a lavorare al caso, in modo da reperire più prove e testimonianze possibili nell'ottica di un processo che dovrebbe condannare il 22enne all'ergastolo. Gli inquirenti si concentrano ora su una telefonata fatta quella tragica sera, tra sabato 11 e domenica 12 novembre, la segnalazione ai Carabinieri locali di un uomo che ha assistito alla lite da cui poi è scaturito l'omicidio di Giulia. Ecco cos'ha detto il testimone oculare, come riportato da Repubblica.it, e perché nessuna pattuglia si è recata sul posto dopo la chiamata d'emergenza.

La chiamata ai Carabinieri

Marco M., che vive nello stesso condominio della famiglia Cecchettin, quella sera ha sentito all'improvviso strane urla e, affacciandosi verso il parcheggio, ha visto Filippo e Giulia litigare in maniera molto animata; l'uomo ha quindi preso il telefono e avvisato i Carabinieri. Purtroppo non era abbastanza vicino alla Fiat Grande Punto nera di Turetta per leggere la targa… questo è il primo motivo per il quale le forze dell'ordine non sarebbero intervenute, in aggiunta al fatto che (stando a quanto spiegato da Marco M.) non c'erano pattuglie libere per raggiungere quella zona di Vigonovo. L'epilogo, purtroppo, è storia ben nota.

Gli altri interventi

Contemporaneamente alla segnalazione del testimone dell'aggressione (il quale ha detto di non voler essere più interpellato sulla vicenda e di aver già detto tutto ai Carabinieri e alla squadra che indaga sul caso) i militari locali erano impegnati in un'ulteriore richiesta di intervento per una rissa all’interno di un bar, in relazione alla quale si disponeva l’invio sul posto di un’autoradio in servizio di pronto intervento. Nelle stesse circostanze di tempo l’altra autoradio disponibile era stata già impegnata per una lite accorsa a seguito di incidente stradale. Da qui, appunto, la mancanza di personale per occuparsi della questione Giulia-Filippo.


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La decisione sui funerali

In attesa di conoscere la data, i funerali di Giulia saranno celebrati alla parrocchia di San Martino, alla presenza del vescovo di Padova Claudio Cipolla, oltre che di autorità e istituzioni del territorio a cavallo tra le province di Padova e Venezia. In più la ragazza sarà sepolta nel cimitero di Saonara accanto alla mamma Monica, scomparsa nel 2022 a causa di una terribile malattia con la quale conviveva da tempo. Un doppio colpo terribile per il papà, il fratello e la sorella di Giulia, alle prese nel giro di due anni con altrettante tragedie familiari.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.