Giulia Cecchettin, lettera tra i fiori sulla tomba: "Mi chiamo Filippo e so...". Ecco tutti i dettagli

Lo zio di Giulia Cecchettin trova una lettera molto toccante vicino alla tomba della 22enne uccisa da Filippo Turetta: ecco chi gliel'ha lasciata

Il caso Giulia Cecchettin ha scosso l'Italia intera: la 22enne di Vigonovo è stata assassinata brutalmente dall'ex fidanzato Filippo Turetta (ora in carcere) nella notte tra l'11 e il 12 novembre, l'ennesimo caso di femminicidio nel nostro Paese, ma resterà per sempre nei cuori di chi la ama e di chi le ha mostrato vicinanza, partecipando ai funerali o anche solo esprimendo cordoglio alla famiglia o via social. Tante le persone che sono rimaste colpite dalla vicenda perché magari toccate direttamente, in quanto vittime di violenza, ma tra queste c'è anche chi non si trovava dalla parte “dell'agnello" ma da quella del lupo… É la storia di un ragazzo che ha lasciato una lettera molto particolare e toccante vicino alla tomba di Giulia, ecco cosa ha confessato (come riportato da FanPage.it).

Il toccante messaggio

Lo “scrittore" in questione si chiama Filippo, ironia della sorte proprio il nome di chi ha spezzato la vita della Cecchettin, e la sua lettera è stata trovata dallo zio di Giulia (Andrea Camerotto) mentre raccoglieva gli oggetti e i fiori lasciati al cimitero in onore della nipotina. “Ciao Giulia, mi chiamo Filippo – ha scritto il ragazzo in questione – e so da cosa cominciare: dalle scuse, anche se servono a poco. Ho sentito parlare di te in televisione e in quel periodo mi scrivevo ancora con la mia ex, per la quale non avevo smesso di provare qualcosa. Lei con il passare del tempo mi ha iniziato ad ignorare e io, che sentivo parlare di continuo di quanto Turetta fosse ossessivo nei tuoi confronti, ho guardato dentro di me e cercato di riflettere sulla mia situazione“. Una presa di coscienza, quella di Filippo, di rispettare la scelta della ex fidanzata e superare la fine della loro storia, uno dei gesti più nobili che si possa fare (e allo stesso tempo difficili quando si ama ancora l'altra persona).

La fine della lettera

“Sono convinto che ciò che ti è accaduto – prosegue il ragazzo – sia cominciato da piccole cose, piccole a tal punto che risulta difficile persino rendersene conto. Provo rabbia e pena per tutti quei ragazzi e uomini che continuano a distruggere la vita delle donne. Ma sono poi io così diverso? D'altronde molte volte le piccole cose noi nemmeno le notiamo. Mi scuso quindi per l'ennesimo nostro fallimento“.

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