Giulia Lavatura si getta dal nono piano con la figlia: "Avevo premeditato tutto, l'unica esitazione..."

Le ultime notizie sul caso Giulia Lavatura, ecco cosa ha raccontato la donna al pm Stefano Stargiotti

É stata interrogata nella giornata di ieri Giulia Lavatura, la 41enne romagnola che pochi giorni fa si è lanciata dal nono piano della palazzina in cui vive tenendo in braccio la figlia di sei anni e il cagnolino di famiglia: la piccola e l'animale sono morti sul colpo, lei è incredibilmente sopravvissuta ed è ricoverata all'ospedale “Bufalini" di Cesena. La donna, ora indagata per omicidio pluriaggravato e uccisione di animali, ha dato la sua prima versione dei fatti direttamente dalla struttura sanitaria in cui si trova. Ecco cos'ha raccontato al pm Stefano Stargiotti, come riportato da FanPage.it.

Il racconto di Giulia

“Ho sospeso di recente l’assunzione dei farmaci che mi erano stati prescritti – ha confessato Giulia, che soffre di disturbi della personalità ed è seguita da un centro di salute mentale – e avevo premeditato tutto giorni prima. L'unica esitazione l’ho avuta quando mia figlia Wendy ha cercato di fermarmi. L’avevo presa in braccio che ancora dormiva e poi si è svegliata. Volevo suicidarmi e volevo che lei non rimanesse senza di me“. La 41enne ravennate, che prima di tentare l'omicidio-suicidio ha pubblicato un lungo post su Facebook nel quale spiegava i motivi del suo gesto, è stata ovviamente arrestata ma per ora resterà in ospedale in modo da riprendersi dalle ferite.

Il sospetto sulla bambina

In attesa del nulla osta per i funerali della bambina, la Procura di Ravenna starebbe pensando di analizzare i liquidi corporei all'interno della piccola: il sospetto è che la Lavatura abbia dato dei sonniferi alla figlia prima di raggiungere l'ultimo piano del condominio e lanciarsi con lei e il cane. “Mamma no, mamma no" sarebbero state le urla disperate, provenienti dalla voce della piccola, avvertite poco dopo il terribile tonfo avvertito fino al palazzo di fronte, con i corpi che sono stati trovati dagli operai che stavano lavorando nel cantiere che copre l’intera facciata dell’edificio, dove sono in corso i lavori per il superbonus al 110%.

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