Giulia uccisa dal pitbull ad Acerra, la disperazione dei nonni: ''Non dovevano...''

Giulia, nove mesi, è stata aggredita e uccisa da un pitbull ad Acerra. La scoperta sul padre Vincenzo Loffredo, le parole dei nonni materni e i due cani che erano in casa

Pitbull, immagine di repertorio. Fonte foto: commons.wikimedia.org
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La piccola Giulia sbranata dal pitbull ad Acerra

C'è ancora molto da chiarire riguardo al dramma di Acerra, dove una bambina di appena nove mesi è stata attaccata e uccisa da un pibull. La ricostruzione dei fatti resta incerta, in particolare non si sa con certezza se il padre fosse presente in casa con la figlia. C'è un'assenza di un'ora e mezza nella serata di sabato 15 febbraio, tra le 22:30 e la mezzanotte. L'uomo afferma di essersi addormentato di essersi accorto del tragico accaduto solo quando la bimba era già riversa a terra. Non è chiaro nemmeno se la piccola Giulia sia cascata dal letto o se sia stato il cane a trascinarla. Inizialmente ha indicato un cane randagio come colpevole dell'aggressione, poi uno dei cani di famiglia, un pitbull che vive con lui da otto anni. Tuttavia, ancora non sono state trovate tracce organiche sull'animale.

Vincenzo Loffredo indagato…

Il padre della piccola vittima, Vincenzo Loffredo, è stato scoperto che aveva fatto uso di hashish e attualmente è indagato a piede libero per omicidio colposo e omesso controllo. I funerali di Giulia si terranno domani, sulla cui salma è stata eseguita l'autopsia proprio ieri. E' quanto riportato da vanityfair.it.

Le parole dei nonni materni di Giulia

Ecco cosa hanno detto i nonni materni della piccola vittima Giulia di 9 mesi, al Corriere della Sera: “Questo dramma non si cancellerà mai dalla vita di tutti noi. Gli ho detto centinaia di volte di togliere quel cane dall’appartamento". Lo dicono riferendosi al padre della bimba, anche se credono alla sua versione. “Era stanco, fa due lavori per mantenere la famiglia“.


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I due cani in casa

Nell'abitazione dove è stata sbranata Giulia c'erano due cani: Tyson, un pitbull di 25 kg, e Laika, una meticcia che era stata adottata nel 2023 da un canile. Tyson non era dotato di microchip. Entrambi gli animali sono stati affidati al servizio veterinario dell'ASL Napoli 2. Sulla testa di Laika è stata trovata solo una traccia di sangue, mentre non sono state riscontrate, fino a questo momento, evidenza organiche che possano essere collegate alla bambina. Repubblica riporta le parole di Nicola Ambrosio, responsabile dell'ufficio veterinario dell'ASL Napoli 2 Nord: “Entrambi gli animali sono ben tenuti. Non ci sono segni di maltrattamento né di incuria. Né segni che potrebbero far pensare a cani non controllati. Entrambi nei nostri confronti che abbiamo effettuati controlli clinici, degli operatori e tecnici che devono pulirli e accudire gli animali, e dei veterinari che monitorano gli animali, non hanno manifestato segni di aggressività né di intolleranza anche visiva. Sul comportamento dei due cani non c’è nulla da riferire al magistrato“.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.