Il giovane 15enne si è sentito male durante l’allenamento ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale
Un forte dolore allo sterno e poi il formicolio alle mani e la folle corsa in ospedale per strapparlo alla morte. Questo è il riassunto degli istanti che hanno preceduto la morte del giovanissimo Sebas, 15enne promessa del calcio che nel pomeriggio di mercoledì 17 gennaio, stava partecipando a un allenamento come faceva quasi tutti i pomeriggi, con la sua squdra, lo Zaratán Cadet B. Mentre stava allenandosi, Sebas ha avvertito un malore e ha subito richiamato l’attenzione del proprio allenatore.
Il fatto
Il 15enne si è accorto subito che qualcosa non andava, le vertigini rendevano precario il suo equilibrio mentre uno strano formicolio alle mani ha iniziato a pervaderlo. Immediatamente i sanitari della squadra gli hanno prestato i soccorsi del caso, ma vedendo che la situazione non migliorava affatto, hanno deciso di trasferirlo d’urgenza in ospedale dove è spirato poche ore dopo.
La corsa in ospedale prima del decesso
Secondo il racconto pubblicato dal quotidiano spagnolo, El Mundo, Sebas è stato soccorso immediatamente dal vice allenatore dello Sportivo Zaratán (Valladolid),Manuel Gallego e successivamente è stato richiesta l’assistenza al coordinatore di Soccer 7, Juan José Fernández. Inizialmente lo staff aveva imputato il malessere alla fatica e allo sforzo compiuto dal giovane giocatore in allenamento, ma ben presto si è capito che le cose non stavano affatto così.
La società ha deciso di sospendere l’attività agonistica
«Pensavamo potesse essere un problema di digestione o un calo di zuccheri – ha spiegato il vice allenatore ai cronisti – ma quando ha iniziato a toccarsi lo sterno e dirci che sentiva un formicolio alle mani, abbiamo deciso di portarlo di corsa in ospedale». Dopo la notizia del decesso, il Club ha deciso di sospendere l’allenamento almeno fino alla prossima settimana e di non giocare le partite in programma nei prossimi giorni. Anche la pagina social del club è stata listata a lutto.
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