
Giorni della Merla, ecco le origini di questa leggenda che venne tramandata dai nostri antenati
Ci stiamo avvicinando a grandi falcate verso gli ultimi tre giorni del mese di gennaio, quelli che volgarmente sono chiamati i giorni della Merla, che dovrebbero coincidere con i giorni più freddi dell’anno anche se non sempre è così. Si tratta di una fase dell’anno alla quale sono legate tradizioni, credenze popolari e leggende suggestive. Se nei decenni passati questi tre giorni coincidevano con il periodo più freddo dell’inverno, da un po’ di tempo a questa parte non è più così per via dei cambiamenti climatici.
Il giro di boa dell’inverno
L’inverno che stiamo vivendo è caratterizzato da temperature quasi primaverili in alcuni stati europei soprattutto in quelli meridionali. Ma per tutti, i giorni della merla rappresentano una sorta di culmine dell’inverno, un giro di boa in cui è possibile sperare che le temperature possano innalzarsi da ora in poi fino ad arrivare all’attesissima primavera.
Significato
In molti si chiedono perchè questi tre giorni dell’anno rievocano proprio la merla. Questa connessione sembra essere legata ad una leggenda che narra che proprio in questi tre giorni, 29, 30 e 31 gennaio, una merla si rifugiò con i suoi pulcini in un comignolo dal quale, il primo giorno di febbraio, emersero tutti grigi a causa della fuliggine. Da questo evento in poi tutti i merli femmina e i suoi piccoli sarebbero diventati di colore grigio.
Le varie leggende
Secondo la leggenda, i merli femmina anticamente sarebbero stati tutti di colore bianco. Una merla bianca che si dimenava alla ricerca di cibo per i propri piccoli ad un certo punto fu costretta, per il grande freddo, a rifugiarsi in un comignolo. Quando uscì le sue piume erano interamente scure per ovvie ragioni.
Un’altra leggenda che affonda le proprie origini nella notte dei tempi vede protagonista una merla insieme a un merlo e ai loro piccoli. Questa famiglia di merli si racconta che si fosse trasferita a Milano verso la fine dell’estate. Quando arrivò il freddo furono costretti a lasciare il proprio nido per cercare un posto più caldo, ma questa ricerca si rivelò essere una vera impresa. Per questa ragione decisero di rifugiarsi in un comignolo che si trovava tra i tetti della città, alla ricerca di un po’ di tepore.
La presenza eccessiva di fuliggine rese tutti i merli completamente neri. Solo quando gennaio si concluse, la famiglia dei merli potè lasciare il rifugio per andare a caccia di cibo una volta che il freddo era ormai alle spalle. Ai giorni della merla è legato anche un vecchio proverbio che recita così: “Se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà mite; se invece sono caldi, la primavera arriverà in ritardo”.
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