"I pazienti uccisi dal blackout e non dalle fiamme...": la clamorosa ipotesi dopo l'incendio all'ospedale di Tivoli
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, le fiamme si sarebbero propagate dai rifiuti collocati all'esterno per poi avvolgere un'intera ala dell'edificio in pochi minuti
Proprio il blackout che avrebbe fatto cessare il funzionamento delle apparecchiature che tenevano in vita le tre persone decedute: la tesi degli inquirenti
Potrebbe essere stato il blackout la vera causa del decesso dei pazienti che si trovavano ricoverati presso l'ospedale di Tivoli. Le fiamme sono divampate nella notte di venerdì 8 dicembre causando il decesso di tre pazienti che erano ricoverati nei piani alti del nosocomio. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, le fiamme si sarebbero propagate dai rifiuti collocati all'esterno per poi avvolgere, in poco più di 10 minuti, un'intera ala del palazzo facendo scattare il blackout.
Il blackout avrebbe impedito l'ossigenazione delle tre vittime
Proprio il blackout che avrebbe fatto cessare il funzionamento delle apparecchiature che tenevano in vita le tre persone decedute, sarebbe stata la causa della tragedia. Le tre persone, Giuseppina Virginia Fiacca di 83 anni, Pierina Di Giacomo di 87 anni e Romeo Sanna di 76 anni, sarebbero morti senza aver mai ripreso conoscenza, ben lontani dal fumo che stava avvolgendo i piani inferiori dell'edificio. L'assenza della corrente avrebbe impedito l'ossigenazione delle tre persone anziane, causandone la morte per asfissia.
Le ipotesi al vaglio degli inquirenti
Le fiamme hanno avvolto e carbonizzato i piani -2 e -1 dell'edificio. Il sospetto che aleggia tra gli inquirenti è che i responsabili non abbiano adottato le misure previste dal piano antincendio che avrebbe previsto l'evacuazione della struttura e la messa in sicurezza dei pazienti. Come riporta il Corriere della Sera, le porte tagliafuoco sono rimaste aperte e i rilevatori di fumo non si sono attivati. Le vie di fuga erano chiuse con lucchetti senza un apparente motivo. Adesso la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e incendio colposo. Secondo l'ipotesi al momento più accreditata, le vittime non sarebbero state uccide dalle fiamme ma dal blackout.
Le dichiarazioni del procuratore di Tivoli che sta indagando sulla tragedia
Come ha dichiarato il procuratore Menditto, titolare dell'inchiesta sul rogo dell'ospedale di Tivoli, sono state già ascoltate circa una decina di persone, mentre altre persone verranno sentite nei prossimi giorni affinchè venga fatta chiarezza. Nell'intervista, Menditto ha smentito alcune ricostruzioni ritenute “fantasiose” sulla mancata tempestività dei soccorsi. “Dobbiamo dare atto ai Vigili del Fuoco e della Polizia – ha spiegato il procuratore di Tivoli – di essere intervenuti in pochi minuti dall'avvio dell'incendio, momento che abbiamo individuato con precisione. Un grazie a chi si è prodigato riducendo i danni ai malati”.
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