Il Conte di Montecristo, esiste più di una storia vera a cui si è ispirato il romanzo di Alexandre Dumas?

Il conte di Montecristo è un personaggio vero o di fantasia? Esiste più di una storia vera a cui si è ispirato il romanzo di Alexandre Dumas

Fonte RaiPlay
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Il conte di Montecristo, figura vera o di fantasia?

Stasera, lunedì 3 febbraio 2025, Rai1 ha trasmesso l'ultima puntata della miniserie evento “Il conte di Montecristo", ispirata dal famoso romanzo di Alexandre Dumas. Il personaggio enigmatico del Conte di Montecristo cattura da quasi due secoli l'attenzione dei lettori, ovvero dalla prima pubblicazione avvenuta nel 1844. A questo punto, la domanda è d'uopo: Edmond Dantès è realmente esistito? E' un personaggio storico o frutto della fantasia? Si sa che Dumas si sia ispirato a una storia vera, come da lui stesso dichiarato. Si tratta di una vicenda che scoprì negli archivi della questura di Parigi. Per questo motivo, esistono diversi personaggi considerati come le vere fonti d'ispirazione per il romanzo. E' quanto riportato da movieplayer.it.

Il calzolaio Francois Picaud

La versione più nota della storia suggerisce che il Conte di Montecristo sia ispirato al personaggio di Francois Picaud, un calzolaio di Nimes. L'uomo stava per sposare una donna appartenente a una famiglia benestante, quando, in modo ingiusto fu additato come spia e venne arrestato. Tradito dai suoi amici, passa sette anni in prigione, nel corso dei quali incontra un abate che gli trasmette una ricca eredità. Una volta libero, Picaud decide di dedicare la sua vita alla vendetta, ma il suo destino è segnato: viene ammazzato dai suoi nemici che lo avevano catturato e da cui aveva appreso molte confidenze. Poco prima di morire, il suo carceriere confessa la storia di Picaud all'abate padre Madeleine. Questa storia, registrata dall'archivista Jacques Pechet, sarebbe stata infine ripresa dallo scrittore Etienne-Leon-Lamothe-Lanton nel romanzo “Il diamante della vendetta".

Alexandre Dumas si è ispirato alla vita di suo padre?

Infine, nel 2013 è stato pubblicato in Italia da Newton un saggio del premio Pulitzer Tom Reiss, dal titolo “Il Diario Segreto del Conte di Montecristo". Questo scritto propone una teoria, ovvero che l'uomo che ha ispirato sia Edmond Dantès che i tre moschettieri, non sarebbe altri che Thomas Alexandre Davy de La Pailleterie, famoso come “il generale Dumas", padre dello scrittore. Thomas Alexandre nato ad Haiti nel 1762 era figlio di un temerario aristocratico, il marchese de La Pailleterie, e di una schiava nera di nome Marie Cessette, nota da tutti come “la femme du-mas". Ancora molto giovane, Thomas Alexandre viene venduto dal padre che ha bisogno di monetizzare per pagare il suo viaggio di ritorno in patria. Ma, dopo 6 mesi, il marchese riesce a riscattarlo dalla schiavitù portandolo con sé in Francia. Qui, in una fase segnata dal crollo della monarchia e dalla vittoria della rivoluzione francese, inizieranno le avventure di questo ragazzo, un cavaliere mulatto che la storia ha dimenticato.


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Ci sono altri personaggi veramente esistiti?

Anche altre figure del romanzo trovano ispirazione nella realtà: l'abate Faria è, in effetti, il sacerdote e filosofo Joseph Custoldi Faria, nato nel 1755 in India, più precisamente a Goa. In seguito alla rivoluzione, fu fatto prigioniero e trascorse alcuni mesi in carcere al Castello d'If. D'altra parte, Madame De Villeford si ispira al personaggio di Madame Lafarge, una donna sposata con un fabbro che detesta nel 1839. Il successo di ascolti che ha registrato la miniserie de Il conte di Montecristo andata in onda su Rai1, è forse dovuto a questa connessione tra finzione e realtà.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.