L’atto d’accusa giunge dal Codacons che ha attaccato duramente la trasmissione di Mediaset e alcuni dei concorrenti in gara
La dura reprimenda del Codacons contro gli “eccessi” registrati nel corso delle puntate della nuova edizione del Grande Fratello è condensata in una lettera “aperta” che la stessa associazione dei consumatori ha inviato all’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi (Assourt). Nella lunga missiva si parla esplicitamente di “dinamiche discutibili all’interno del programma, talvolta al limite del rispetto della dignità umana”. In particolar modo sono finiti nel mirino del Codacons alcune condotte dei partecipanti che “lederebbero quei principi di rispetto e correttezza che un servizio televisivo dovrebbe garantire ai telespettatori”.
Il duro atto d’accusa contro Mediaset
L’associazione presieduta da Carlo Rienzi ha stigmatizzato i commenti e gli articoli che sono apparsi sui social che avrebbero evidenziato “il perpetuarsi di dinamiche discutibili all’interno del programma, talvolta al limite del rispetto della dignità umana”. Tutto ciò contrasterebbe con l’idea di televisione sana e costruttiva” che invece sta sprofondando nel ‘trash’ più totale. Il Codacons ha anche denunciato la linea editoriale di Mediaset che tradirebbe le promesse di realizzare una TV più etica e di qualità. Insomma, da parte della tv del Biscione non sarebbe stato attuato quel cambio di passo atteso, verso una tv più consona ai valori della famiglia e del rispetto della dignità umana.
Il mancato rispetto per la sensibilità dei minori
Secondo la nota associazione dei Consumatori, questo programma che è uno dei tasselli fondamentali del palinsesto di Mediaset, non rifletterebbe il nuovo corso auspicato dall’Assourt. “La coerenza tra le dichiarazioni e le scelte aziendali – si legge nella missiva – rappresenta, a parere di chi scrive, un elemento fondamentale per la credibilità di un’emittente leader nel panorama televisivo nazionale”. Il Codacons ha anche ricordato che il pubblico che segue il GF è composto anche da minori che “possono essere facilmente influenzati dai messaggi e dai comportamenti trasmessi dal programma”.
Le conclusioni della lettera
La richiesta finale contenuta nella missiva è quella di una maggior tutela soprattutto per i più giovani “da contenuti potenzialmente diseducativi o dannosi per il loro sviluppo”. Il Codacons, come richiesta finale, ha sollecitato un tempestivo intervento “affinché si possa realmente voltare pagina rispetto a un tipo di televisione che non solo svilisce la qualità del dibattito pubblico, ma che rischierebbe di avere un impatto negativo sul pubblico più giovane e impressionabile”. E’ stato anche espresso l’auspicio che Mediaset prenda in considerazione “l’adozione di misure sanzionatorie nei confronti degli autori del programma”. Adesso si attende la risposta dell’emittente di Cologno Monzese che sicuramente non tarderà ad arrivare.
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