Il messaggio scritto da Nicola Turetta a Gino Cecchettin
Mentre Filippo Turetta si trova in carcere in Germania, in attesa di essere estradato in Italia, suo padre ha avuto modo di scambiarsi un messaggio su WhatsApp con Gino Cecchettin, il papà di Giulia. A svelarlo è stato l’avvocato di Filippo, Emanuele Compagno, il quale – come riportato da “Tgcom24.mediaset.it” – ha spiegato che il padre del 22enne ha espresso la sua “vicinanza” ed una richiesta di “perdono”. Il legale di Filippo ha aggiunto che si è trattato di un contatto di solidarietà”.
Le parole del legale
Il legale di Filippo Turetta, Emanuele Compagno, inoltre – come riportato da “Tgcom24.mediaset.it” – ha spiegato che Nicola Turetta, il papà di Filippo, ha scritto a Gino Cecchettin per esprimergli la “massima partecipazione al suo dolore” ed ha aggiunto che Filippo “dovrà pagare per quello che ha fatto”. Al legale, così come allo zio di Giulia, Andrea Camerotto, non risulterebbe che i due si siano sentiti direttamente al telefono.
Le parole di Andrea Camerotto, lo zio di Giulia
Una telefonata, invece, c’è stata tra lo zio di Giulia, Andrea Camerotto, ed il papà di Filippo, Nicola Turetta. A raccontato è stato lo zio di Giulia che – come riportato “Tgcom24.mediaset.it” – ha spiegato di aver telefonato al papà di Filippo perché non riusciva a vederlo in piazza: “Ci siamo sentiti un attimo al cellulare, lui è scoppiato a piangere e ci ha chiesto scusa, perdono”.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.