Clamorosa ipotesi sulla Gioconda: chi si cela dietro al sorriso enigmatico nel dipinto di Leonardo da Vinci?

Il vero volto della Gioconda: le teorie sull'identità dietro il dipinto di Leonardo da Vinci

epa08847912 (FILE) - The painting La Gioconda (Mona Lisa) by Leonardo da Vinci is dsiplayed at the renovated room of the Louvre Museum in Paris, France, 22 October 2019 (reissued 28 November 2020). The Louvre Museum will start an auction called 'Bid for the Louvre' on 01 December 2020 for the highest bidder to participate in the annual inspection of the Mona Lisa artwork. For this, the painting will be taken from its showcase where visitors are normally not allowed. The value of this visit is estimated between 10,000 to 30,000 euros. The painting is a portrait of Lisa Gherardini, the wife of Francesco del Giocondo, and is in oil on a white Lombardy poplar panel. It is believed it has been painted between 1503 and 1506. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON *** Local Caption *** 55568220
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La Gioconda di Leonardo da Vinci: il mistero dietro il sorriso più famoso della storia

La Gioconda, capolavoro di Leonardo da Vinci, è una delle opere più conosciute al mondo per l'enigmatico sorriso della figura ritratta. Secondo Giorgio Vasari l'opera fu commissionata da Francesco del Giocondo, un mercante fiorentino, per ritrarre sua moglie, Lisa Gherardini, nota come Monna Lisa. Tuttavia, questa identificazione non è mai stata del tutto confermata. L'opera, realizzata tra il 1503 e il 1506, fu portata in Francia da Leonardo stesso, alimentando il mistero su chi sia realmente la donna dipinta. Il sorriso, delicato e ambiguo, ha contribuito a rendere l'opera un'icona dell'arte rinascimentale e sta prendendo piede un'ipotesi clamorosa sull'identità della Gioconda, riportata da Focus.it.

Altre ipotesi sulla vera identità

Oltre a Lisa Gherardini ci sono altre teorie sulla vera identità della Gioconda. Alcuni storici dell'arte hanno ipotizzato che la donna ritratta possa essere Isabella d'Este, marchesa di Mantova, già disegnata da Leonardo. Tuttavia, i colori dei capelli e i lineamenti non combaciano. Altri suggeriscono che si tratti di Pacifica Brandani, amante di Giuliano de’ Medici, o persino della madre di Leonardo, Caterina Buti del Vacca. Queste ipotesi, basate su dettagli fisici o contesti storici, non sono mai state confermate ma c'è dell'altro…

Salaì e il ruolo nell'opera

Una teoria affascinante è quella che vede Gian Giacomo Caprotti, detto Salaì, come il modello per la Gioconda. Allievo e assistente di Leonardo per molti anni, Salaì fu ritratto in diversi dipinti, come il “San Giovanni Battista", e alcuni ritengono che la Gioconda sia una combinazione di tratti maschili e femminili ispirata proprio a Salaì. La relazione tra Leonardo e il giovane assistente è oggetto di speculazioni, sia per la loro stretta collaborazione artistica che per la presunta connessione affettiva. Anche dopo la morte di Leonardo, Salaì ricevette parte della sua eredità, segno del forte legame tra i due.


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.