Il post di Giulia prima di lanciarsi dal nono piano: "Perchè ho dovuto farlo..."

Giulia Lavatura rischia grosso dopo aver ucciso la figlia e il cane (sopravvivendo a una caduta di diversi metri): tutti i dettagli

La polizia sul luogo della tragedia avvenuta in via Dradi, a ridosso del centro, a Ravenna, 08 gennaio 2024. Una donna si è buttata da un piano alto di una palazzina, assieme alla figlia di sei anni, che è morta. La donna è stata portata dal 118 in gravi condizioni, all'ospedale Bufalini di Cesena. Nel volo è stato trascinato anche un cane, un meticcio nero, morto nello schianto. La donna potrebbe aver utilizzato una impalcatura esterna che cinge il palazzo. ANSA/ FABRIZIO ZANI
Guarda la versione integrale sul sito >

Perché Giulia Lavatura si è lanciata da decine di metri uccidendo la figlia e il cane? Il mistero di un post Facebook

Continua a tener banco la terribile storia di Giulia Lavatura, la donna di Ravenna che poche ore fa si è lanciata dal nono piano del palazzo in cui vive tenendo in braccio la figlia di soli sei anni e addirittura il cane: la piccola e l'animale sono morti sul colpo, Giulia è invece miracolosamente sopravvissuta ed è ora ricoverata in ospedale (con prognosi di 25 giorni). In casa, in quel momento, c'era anche il marito che non si sarebbe accorto di nulla. Perché la ravennate avrebbe tentato di suicidarsi, togliendo la vita anche alla bambina e al cagnolino che vivevano con lei? É spuntato un post Facebook, pubblicato dalla Lavatura prima del clamoroso gesto, in cui spiega tutto dettagliatamente. Ecco ciò che è stato scoperto, come riportato da IlRestodel Carlino.it.

Il post Facebook

“Perchè ho dovuto farlo? Nessuno me lo tiene lontano. Mi perseguita".Non lo voglio vedere, non voglio frequentarlo. Non mi sembra di chiedere tanto. Niente ordinanza restrittiva, perché non ho video delle brutte violenze domestiche. Inutile questura, ero incinta, nemmeno questo per tutelarmi“. Questa e altre frasi nel post Facebook di Giulia, nel quale sembrerebbe avercela in particolare con una persona che le avrebbe fatto del male (nominando però anche altri individui secondo lei “colpevoli" di averla portata fino a quel punto). Si tratterebbe del padre. La donna sarebbe seguita da un po' di tempo da un istituto di igiene mentale, dunque non è ancora chiaro quanto fosse lucida nella scrittura del post nel quale ci sono comunque ringraziamenti ad alcune fantomatiche amiche.

Le indagini

Sulla tragedia di Ravenna è stata aperta un'indagine e Giulia Lavatura, al netto della sua sanità mentale, rischia l'accusa per omicidio pluriaggravato e uccisione di animali; si occuperà della faccenda il pm Stefano Sargiotti che è già al lavoro. Sarà senz'altro ascoltato il coniuge della donna così come i genitori, i familiari e gli amici, tutti sotto shock per quanto accaduto.

Guarda la versione integrale sul sito >

Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.