Il tentativo di depistaggio di Bujar Fandaj, il Procuratore svela: "Ci ha telefonato ieri sera e..."

Bujar Fandaj è stato arrestato per l'omicidio di Vanessa Ballan. Il 41enne si è reso protagonista di un tentativo di depistaggio svelato dal Procuratore Marco Martani

Bujar Fandaj, il cittadino kosovaro di 41 anni, presunto assassino di Vanessa Ballan, accoltellata a morte nella sua abitazione di Riese Pio X, in una foto tratta da Instagram. INSTAGRAM BUJAR FANDAJI +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
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Omicidio Vanessa Ballan, trovata l'arma del delitto

Questa mattina il Procuratore capo di Treviso Repubblica Marco Martani ha tenuto un punto stampa sul caso dell'omicidio di Vanessa Ballan, la 26enne uccisa ieri a coltellate a Riese Pio X in provincia di Treviso. Secondo quanto riportato da “Repubblica.it", il Procuratore ha riferito che è stato trovato il martello con il quale è stata sfondata la porta a vetri laterale della villetta. Inoltre, è stato trovato anche un coltello, rinvenuto nel lavandino dell'abitazione: il coltello presentava ancora delle tracce ematiche ed è “sicuramente quello utilizzato per compiere il delitto".

Pericolo di fuga

Nel corso del punto stampa tenuto stamattina, il Procuratore Marco Martana ha spiegato – come riportato da “Repubblica.it" – che vi sono indizi gravi di un pericolo di fuga da parte di Bujar Fandaj. Tali indizi sono insiti nel suo comportamento dopo l'omicidio, così come sussistono indubbi elementi di pericolosità sociale per il fatto e la ferocia con la quale ha agito. Inoltre, Martana ha svelato anche un tentativo di depistaggio messo in atto dal 41enne kosovaro.

Tentativo di depistaggio da parte di Bujar Fandaj: “Ci ha telefonato ieri sera e…"

Il Procuratore Marco Martana nel corso del punto stampa di questa mattina, inoltre – come riportato da “Repubblica.it" – ha spiegato che Bujar Fandaj li aveva telefonato ieri sera, attorno alle 21:00, ammettendo di fatto quel che aveva fatto e questo per loro ha valore confessorio: “Aveva detto che si sarebbe costituito ai Carabinieri di Riese, ma per noi era un tentativo di depistaggio". Martana, infatti, ha aggiunto che il 41enne aveva detto che si trovava nei campi lì intorno, ma in realtà era in una zona diversa. I Carabinieri – spiega il Procuratore capo di Treviso Repubblica – non hanno mai smesso di sorvegliare l'abitazione dell'uomo con una pattuglia in borghese e, quando si sono accorti del suo rientro a casa in ora notturna, lo hanno sottoposto a fermo.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.