Imu, scadenza seconda rata: ecco chi può pagare la metà. Tutti i dettagli

Per ottenere l'esenzione Imu, non è sufficiente che l'immobile sia disabitato: ecco in quali casi bisogna pagare e quando viene applicata l'esenzione

Imu 2023, ecco quando è possibile chiedere il rimborso
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Imu, ecco i casi in cui non bisogna pagarla e quando invece si può fruire dell'esenzione al 50 percento

Il 16 dicembre è la data ultima, come di consueto, per pagare la seconda rata IMU. Si tratta dell'imposta che deve versare chi è proprietario dell'immobile, indipendentemente dall'effettivo godimento della casa. Non è rilevante, dunque, chi occupa l'appartamento ma chi lo possiede. Nel caso in cui la seconda casa di proprietà sia messa a disposizione dei figli a titolo gratuito, lo Stato riconosce una esenzione dell'imposta al 50% ma solo se il contratto di comodato d’uso gratuito è regolarmente registrato.

Comodato d'uso ai figli: l'esenzione

Non sono previste agevolazioni nel caso di immobili di lusso. Un'altra condizione per beneficiare dell'esenzione al 50% è che il genitore che concede la casa in comodato d’uso gratuito al figlio, abbia la dimora abituale presso lo stesso comune dove si trova l'immobile. Anche nel caso di immobili inagibili è ammessa l'esenzione parziale dal pagamento dell'imposta. Anche in questo caso l'esenzione vale per la metà dell'imposta. L'esenzione non potrà essere fatta valere se il proprietario di casa non presenta al Comune competente la dichiarazione IMU congiuntamente all’attestazione di inagibilità redatta da un tecnico abilitato.

Cosa accade in caso di casa disabitata?

Per ottenere l'esenzione Imu, non è sufficiente che l'immobile sia disabitato. Il fatto che sia disabitata non comporta automaticamente che sia inagibile, ma occorre una dichiarazione effettuata secondo le normative vigenti affinchè l'immobile venga dichiarato inagibile. Pertanto, anche in una casa disabitata, occorre pagare l'imposta. Coloro che a giugno non hanno ancora presentata la richiesta di esenzione Imu al 50%, sono ancora in tempo per far valere il beneficio scalando l'importo entro dicembre sul saldo IMU 2023.

Il riepilogo

Facendo un sunto di quanto scritto in precedenza, l'Imu dovrà essere saldata entro il 16 dicembre. Il genitore che ha provveduto a registrare il contratto di comodato d'uso gratuito a favore del figlio, può pagare l'Imu solo per la metà dell'importo. E' prevista l'esenzione per la metà dell'imposta nel caso di case inagibili. Per le case disabitate occorre invece pagare l'Imu in ogni caso.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.