La nuova tassa che graverà sul costo del carburante potrebbe far lievitare il costo del carburante fino a 40 centesimi in più
Non c’è pace per gli automobilisti che a breve potrebbero subire l’effetto di nuovi rincari del costo del carburante per effetto di una nuova tassa decisa da Bruxelles. La tassa comporterebbe un nuovo aumento del prezzo della benzina ma questa volta in assenza di turbolenze da parte dei mercati. Già da molto tempo il prezzo del carburante staziona su valori molto elevati che oscillano tra 1,7 e 1,8 al litro. Ma questa volta, soprattutto se i prezzi dovessero sfondare i 2 euro al litro, difficilmente il governo aprirà un “paracadute” per aiutare i consumatori, vista l’esiguità delle risorse a disposizione.
La nuova tassa
La nuova tassa si chiamerà Ets – Emission Trading Scheme – , ovvero un sistema di scambio di quote di gas serra che sarà imposta con la finalità di ridurre l’impronta carbonica e ridurre l’impatto ambientale dei combustibili fossili. Se questa tassa già interessa i produttori di energia da combustibili fossili, dal 2027 graverà anche sulle spalle degli automobilisti che guidano vetture alimenare a benzina o gasolio. Dal 2027, fra l’altro, l’Ue monitorerà in maniera più scrupolosa le emissioni di CO2 provenienti dagli edifici e dai trasporti stradali, applicando un nuovo sistema di tariffazione del carbonio (Emissions Trading System 2) che farà lievitare i prezzi.
Le previsioni errate di Bruxelles
Nelle previsioni attuali di Bruxelles, la nuova tassa avrebbe dovuto far lievitare il costo della benzina di soli 12 centesimi circa, ma l’aumento del costo per tonnellata di CO2 ha comportato la revisione delle stime. In virtù degli elevati costi che potrebbero addirittura salire a 200 euro a tonnellata, l’aumento stimato del costo del carburante potrebbe addirittura sfiorare i 40 centesimi, andando a sforare la soglia dei 2 euro al litro. Un vero salasso soprattutto per chi usa l’automobile per andare a lavorare.
Il fondo sociale potrebbe non bastare
In virtù delle ultime stime, l’aumento del costo del carburante sarà nell’ordine dei 40 centesimi o addirittura anche più alto. Non a caso l’Ue vorrebbe affiancare all’Ets un fondo sociale per il clima con una potenza da 87 miliardi di euro. Una cifra che potrebbe rivelarsi insufficiente se le stime dovessero essere ancora così pessimistiche in merito agli aumenti del costo della CO2.
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