Si tratta di una sorta di ammortizzatore sociale per le partite Iva e per i lavoratori autonomi in difficoltà: i dettagli
Fra le tante notizie negative per gli italiani, arriva un raggio di luce dalla nuova legge di Bilancio approvata dal governo che riguarda alcune categorie di lavoratori che nel 2024 percepiranno una indennità come “ammortizzatore sociale” per almeno sei mesi. Fra pensioni che si allontanano e ipotesi di pignoramenti più facili per il fisco, la nuova manovra finanziaria contiene anche qualche novità positiva per i lavoratori in difficoltà.
In cosa consiste il sussidio
Nel 2024 ci sarà la possibilità per le partite Iva di fruire di un sussidio di 800 euro al mese per 6 mesi. Si tratta di una forma di sostegno al reddito per coloro che ancora non sono andati in pensione e che non percepiscono altre indennità a sostegno del reddito come Supporto alla Formazione o Reddito di Cittadinanza. Il beneficio sarà appannaggio di coloro che hanno un lavoro autonomo in calo e che hanno presentato una dichiarazione dei redditi non superiore a 12 mila euro. Per ricevere il sussidio occorre essere in regola con i contributi previdenziali e avere aperto una Partita IVA da almeno 3 anni.
I requisiti
Per ricevere l’indennità occorre dimostrare di avere avuto un reddito in calo di almeno il 70% rispetto alla media dei due anni precedenti. Si tratta dell’ISCRO 2024, che può essere richiesta dalle partite Iva in “crisi” con una apposita domanda. Per ottenere l’agevolazione la domanda dovrà essere presentata entro e non oltre il 31 ottobre 2024. Saranno gli stessi lavoratori autonomi a presentare una autocertificazione in cui dovranno assumersi la responsabilità di quanto dichiarato in merito al calo del reddito.
Gli obblighi per chi riceve il sussidio
Una volta ricevuta la domanda, sarà l’INPS ad effettuare i dovuti controlli per accertare la veridicità di quanto dichiarato, mediante l’incrocio dei dati a loro disposizione. Per ottenere il sussidio occorre inoltre che i requisiti utili all’accettazione della domanda permangano anche durante i 6 mesi di fruizione. Coloro che fruiscono dell’ISCRO saranno obbligati a seguire dei corsi di aggiornamento obbligatori, pena la decadenza dal beneficio.
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