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Giovedì 14 Novembre
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In pensione a 70 anni: ecco perchè serve un piano di emergenza per gli under 35

I nuovi contratti di lavoro che favoriscono il precariato rendendo le carriere lavorative troppo discontinue: ecco gli ipotetici scenari futuri

In pensione a 70 anni: ecco perchè serve un piano di emergenza per gli under 35
Pensioni, in arrivo decurtazioni, ecco il motivo

Il sistema contributivo renderà ancora più arduo per i giovani riuscire ad andare in pensione dopo il 2050

Secondo gli ultimi calcoli effettuati dall’Inps, per gli under 35 la pensione rischia di diventare una chimera. Il sistema di calcolo contributivo, infatti, sarebbe molto penalizzante rispetto agli avi che sono andati in pensione con il più conveniente sistema retributivo. Di fatto l’età pensionabile in futuro sarà correlata alla speranza di vita, ecco perchè le prossime generazioni rischiano di pagare salatamente il conto di politiche previdenziali troppo avventate e poco equilibrate, soprattutto dal punto di vista dei conti pubblici.

Non vi sarebbero margini di manovra per evitare l’allungamento dell’età

Le ultime proiezioni diffuse dall’Inps hanno confermato che i giovani di oggi andranno in pensione a 70 anni, un’età molto difficile da raggiungere soprattutto per coloro che esercitano attività lavorative estremamente probanti dal punto di vista fisico. Secondo lo stesso ente di previdenza, non vi sarebbero margini di manovra per evitare che questo scenario a tinte fosche possa materializzarsi negli anni a venire.

L’età per la pensione si allunga e gli assegni diventeranno più poveri

Con le regole attualmente in vigore l’età pensionabile per chi vorrà andare in pensione negli anni a venire sarà sempre più lontana. Se oggi occorre almeno aver compiuto 67 anni di età per la pensione di vecchiaia, questa età si allungherà negli anni a venire fino a toccare quota 70 anni dal 2050 in poi. Oltre a questa brutta notizia, l’altra notizia sconcertante riguarda il tasso di sostituzione, e cioè il rapporto tra l’ultima busta paga e la pensione che si percepirà, che sarà decisamente più bassa. Tutta colpa del montante contributivo in rendita e del sistema contributivo decisamente meno generoso del vecchio sistema retributivo che premiava maggiormente i lavoratori.

La piaga del precariato

Una delle cause delle pensioni basse è legata ai nuovi contratti di lavoro che favoriscono il precariato rendendo le carriere lavorative troppo discontinue. Tutto ciò determina dei vuoti contributivi o interruzioni quasi impossibili da colmare per i lavoratori. In questo modo è sempre più facile arrivare all’età della pensione con buchi contributivi che pregiudicano l’assegno pensionistico mensile. L’unica alternativa è quella di ripiegare sulle pensioni integrative per avere un’ulteriore rendita vitalizia in grado di assicurare una vecchiaia più serena.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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