In pensione a soli 61 anni nel 2024? L'Inps chiarisce come si potrà fare

Per poter andare in pensione con quota 96,7, è possibile presentare la domanda direttamente all'INPS attraverso il sito ufficiale,

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Con Quota 97,6 si potrà andare in pensione anticipatamente: ecco quali sono i requisiti richiesti

Con una circolare datata 23 febbraio 2024, l'Inps ha comunicato le nuove modalità contemplate dall'attuale normativa per andare in pensione a soli 61 anni di età nel 2024. Si tratta della cosiddetta Quota 97,6 che consentirà, ad una ristretta platea di lavoratori, di poter lasciare il lavoro anticipatamente in presenza di determinati requisiti. Esattamente la legge prevede la possibilità di andare in pensione a 61 anni e 7 mesi di età, con 35 di contributi (Quota 96,7).

Chi potrà andare in pensione anticipatamente

Questa possibilità viene concessa soltanto a chi svolge lavoratori usuranti e notturni, a condizioni che siano stati svolti per almeno metà della vita lavorativa o per sette anni negli ultimi dieci un’attività gravosa. Le categorie di lavoratori che possono andare in pensione con quota 96,7 abbracciano gli addetti a mansioni usuranti, gli addetti ai turni notturni per almeno 6 ore consecutive tra mezzanotte e le 5 per un minimo di 64 giorni all'anno, i lavoratori della linea catena in imprese con specifiche voci tariffarie, chi svolge mansioni ripetitive e i conducenti di veicoli da almeno 9 posti.

Come presentare la domanda

Per poter andare in pensione con quota 96,7, è possibile presentare la domanda direttamente all'INPS attraverso il sito ufficiale, mediante la compilazione del modulo AP45, allegando la documentazione necessaria che confermi in modo chiaro i requisiti richiesti come le buste paga, il libretto lavoro, gli ordini di servizio ecc. Ci sarà tempo fino a tutto il mese di maggio 2024 per poter presentare la domanda e andare in pensione nel 2024, come ha spiegato lo stesso istituto di previdenza.

I termini da rispettare

Il termine di maggio 2024 per presentare la domanda, varrà solo per coloro che matureranno i requisiti entro il 31 dicembre 2025. Chi presenterà la domanda dopo il primo maggio, si vedrà applicato il differimento della decorrenza del trattamento pensionistico anticipato. Il differimento è pari a un meese per ritardo di presentazione di un mese. Se il ritardo è compreso tra un mese e tre mesi, il pensionamento è previsto con un ritardo di due mesi. Se invece il ritardo supera i 3 mesi, allora anche la pensione sarà corrisposta con tre mesi di ritardo.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.